Il degrado della Villa Comunale continua: chiusa al pubblico la Cassa armonica (VIDEO)

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    NAPOLI – In attesa dell’affidamento della Villa Comunale ai privati (ndr. Green Care), che a quanto pare non sembra di così semplice attuazione viste le perplessità della soprintendenza e della commissione ambiente, ci si attendeva, da parte del comune dopo la fine di una parte dei lavori della metro, un cambio di passo con piante e giardini curati, potature di alberi e siepi e risistemazione di vasi e aiuole.

    Ma facendo un giro all’interno del parco pubblico, si può notare come la situazione sia tutt’altro che migliorata e che di giardinieri non si vede nemmeno l’ombra.

    Del resto a segnalare la carenza di organico era stato lo stesso sindaco de Magistris nel giorno dell’inaugurazione del Museo del mare ex Casina del Boschetto.

    In quell’occasione il primo cittadino affermò: “Chi parla di privatizzazione della villa comunale – spiega De Magistris – non ha capito niente. C’è una collaborazione tra pubblico e privato, il controllo del bene comune è pubblico, ma l’intervento del privato è fatto in cooperazione con noi e per il bene della città. Con l’ex sindaca Iervolino c’erano mille giardinieri, oggi ne abbiamo 50-60”.

    Erba alta, parti sporchi, fontane malfunzionanti, transenne e da venerdì la chiusura al pubblico anche della Cassa armonica.

    Nell’occhio del ciclone, questa volta non le baby gang che coi palloni spaccavano i lampioni, ma bensì gli sportivi e gli amatori che quotidianamente frequentano il parco della Riviera di Chiaia.

    In molti, fino a venerdì, approfittavano del monumento, progettato da Enrico Alvino nel 1862 e dedicato alla musica, per fare ginnastica a corpo libero, yoga o pilates.

    Secondo la denuncia di alcuni tecnici comunali, però, a causa del continuo sollecitamento il basamento avrebbe perso la sua stabilità creando cedimenti strutturali.

    Da venerdì, quindi, le scale di accesso della pagoda sono recintate con del filo bianco e rosso e cittadini costretti ad allenarsi lungo i viali o sui prati.

    In molti chiedono al comune la realizzazione di un’area attrezzata dove usare attrezzi ginnici e panche per l’allenamento.

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