NAPOLI – Secondo uno studio condotto da ENEA – Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo Sostenibile, le cicche sono al primo posto nella top-ten dei rifiuti che imbrattano le nostre città e i mari di tutto il mondo.

In Italia con 11 milioni di fumatori son 51 miliardi le ciche prodotte ogni anno di cui una gran fetta viene abbandonata irresponsabilmente nell’ambiente con conseguenti danni a quest’ultimo, al suolo, alla fauna, alla vegetazione e all’ uomo stesso. Infatti la combustione del tabacco produce più di 4000 sostanze chimiche ed una parte di queste sostanze resta nelle cicche, di conseguenza, la porzione di sigaretta gettata via contiene un pool di agenti chimici pericolosi. Anche il filtro delle sigarette contribuisce a contaminare l’ambiente in quanto esso è costituito da fibre di acetato di cellulosa, materia plastica non biodegradabile.

Come emerge dallo studio, le cicche in acqua rilasciano un mix sostanze nocive. I test di tossicità acuta hanno messo in evidenza che estratti acquosi di cicche presentano una elevata tossicità su una serie di organismi importanti per la vita acquatica come pesci e crostacei, pulce d’acqua e batteri.

Questi sono parte dei motivi che hanno spinto Europa Verde-Campania ha portare avanti una battaglia anzi senza frontiere contro l’abbandono delle cicche e per la tutela dei mari. Solo nell’ultima settimana sono state portate avanti due iniziative che hanno previsto la distribuzione di portacicche ecologici sulle spiagge per lanciare messaggi di civiltà e di rispetto dell’ambiente: una a Napoli sulla spiaggia pubblica della Rotonda Diaz che ha visto la partecipazione del Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, di Fiorella Zabatta, coPresidente nazionale, l’attivista Rosario Pugliese e Maria Luisa Iavarone, la mamma di Arturo, il ragazzo accoltellato da una baby-gang in via Foria nel 2017 rischiando la morte, e candidata alle prossime amministrative di Napoli con la lista Europa Verde- Una nuova Napoli; l’altra sulla spiaggia di Cava dell’Isola nel comune di Forio di Ischia che ha visto in prima piena il Consigliere Borrelli e Mariarosaria Urraro, commissario di Europa Verde dell’Isola d’Ischia.

“Una cicca impiega 5-10 anni per degradarsi ma solo a livello macroscopico perché in realtà una piccola parte di essa continua ad esistere per un tempo indefinito con un impatto ambientale, dato il numero di cicche che viene abbandonato quotidianamente, molto grave. La nostra battaglia ha il duplice scopo di avvertire la popolazione sui pericoli che un gesto che può apparire insignificante, ma che è molto incivile, come quello di buttare via una cicca per strada o in spiaggia, e che quindi prima o poi raggiungerà il mare, può causare all’ambiente, alle specie animali e anche a noi stessi (pensiamo ai tanti bambini che giocano sulle spiagge e si ritrovano a toccare e a prendere in mano i mozziconi) e di mostrare la strada della civiltà e dell’educazione ambientale. Sulle spiagge abbiamo documentato un numero impressionate di cicche interrate nella sabbia, ad Ischia molte sigarette sono state spente ed abbandonate nelle fioriere. Tutto ciò è la testimonianza di un alto tasso di inciviltà ma anche di tantissima disinformazione per cui riteniamo che la nostra battaglia sia di vitale importanza e che dovrebbe essere d’esempio per gli altri e sostenuta e condivisa anche da altri movimenti, a prescindere dai colori politici, dalle alleanze, dagli interessi di colazione. Qui si parla delle nostre spiagge, dei nostri mari, del futuro dei bambini, del futuro del Mondo. Non interessarsi a ciò significa non avere a cuore le sorti della gente, dell’umanità, significa non fare vera politica ma badare solo ai propri interessi e questo modo di agire non fa per noi. Invitiamo, tutti, ma tutti, ad unirsi a questa lotta per salvare l’ambiente. Inoltre le cicche sono il primo motivo per cui si otturano le caditoie. Come può una città come Napoli che punta tanto sul turismo essere disseminata di cicche di sigarette?”- ha spiegato Borrelli.

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