NAPOLI – Dopo oltre 30 anni, dal 1988, stamattina si sono presentate le forze dell’ordine per sgomberare l’edificio. Secondo una perizia sarebbe eprciolante. Ma all’interno si sono asserragliate tre famiglie che non vogliono lasciare la struttura. In uno dei nuclei familiari vivono disabili gravi che non hanno alternative di alloggio. Ma Palazzo San Giacomo tira dritto.

Interrotte le forniteure di acqua, luce e gas sulla scorta dell’Ordinanza Sindacale di sgombero n. 01/2018. Il motivo naturalmente è “a tutela della pubblica e privata incolumità dell’immobile di proprietà comunale sito in via Cisterna dell’Olio 8/10, sulla base delle valutazioni tecniche che hanno confermato l’incompatibilità della presenza di persone con le condizioni dell’edificio”.

IL CROLLO DEL SOLAIO
Cinque anni fa il solaio dell’appartemanto in cui visse il medico dei poveri crollò, condizionando la stabilità dell’edificio. Il Comune ha stabilito un contributo strardoanrio di 5mila peruio per coloro che presentanto condizioni di vulneraqbilità. “Oppure le famiglie sgomberate potranno accadere ad un contributo per la stipula di un nuovo contratto di locazione – fanno sapere da San Giacomo – Per 3 anni, pari al 50% del canone di locazione, per un importo massimo di 3mila euro all’anno, a valere sull’apposito Fondo regionale”.

CHI ERA GIUSEPPE MOSCATI?
Nato a Benevento, era medico e fisiologo. Beatificato da papa Paolo VI nel corso dell’Anno Santo 1975 e canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 1987. Fu definito “medico dei poveri”. Nel processo canonico sono evidenziati due miracoli attribuiti al medico che visse a Napoli, proprio in via Cisterna dell’Olio. Si tratta delle guarigioni del maresciallo Costantino Nazzaro e di Raffaele Perrotta.

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