Sabato mattina ennesimo intervento della comunità di Europa Verde per ripulire le scale d’accesso alla Chiesa di Santa Maria della Sapienza in via Costantinopoli.
“Un bene monumentale del Fec (Fondo edifici di culto) che coinvolge Prefettura, Curia, Comune e Soprintendenza che nel disinteresse totale, in pieno centro storico, si trasforma in discarica. Cumuli e cumuli di rifiuti, di varia natura e forma vengono abbandonati oltre il cancello che delimita l’ingresso. Anche il materiale di risulta relativo a lavori di restauro effettuati anni fa sono stati abbandonati in loco dalla ditta che li ha eseguiti”, hanno detto il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli e la co portavoce di Europa Verde a Napoli Nelide Milano che hanno promosso l’iniziativa assieme al commerciante Mario Avallone, che con Europa Verde ha adottato a proprie spese questa struttura.
Da anni gli attivisti di Europa Verde hanno adottato la Chiesa di Santa Maria della Sapienza mettendo mano al portafogli, a causa del totale disinteresse di chi viene pagato dallo Stato per svolgere certi compiti e che invece se ne frega altamente, lasciando in condizioni pietose un bene prezioso. “E’ inaccettabile il disinteresse, l’abbandono e l’incuria che si destinano al patrimonio artistico e culturale della nostra città. Nel caso specifico della Chiesa di Santa Maria della Sapienza – hanno aggiunto – un fiore all’occhiello delle nostre bellezze, la somma di quattro Enti ha prodotto un risultato imbarazzante. Addirittura non ci hanno nemmeno permesso di mettere una rete di metallo davanti al cancello per evitare che la gente buttasse rifiuti. Occorre subito un intervento radicale per salvaguardare questo bene e per evitare di lasciarlo nel dimenticatoio”
Hanno preso parte all’iniziativa anche gli attivisti di Europa Verde Luca Bonetti, Rosario Pugliese, Carlo Restaino, Giovanni Sabatini, Benedetta Sciannimanica, Enzo Vasquez, Rosario Ferrante, Elena Marini, Francesca Tanga, Chiara Montefusco, Ida Somma, Gaetano Allocca, Sandra Motti, Gaspare Capone, Rosario Coglitore e tanti cittadini, con l’aiuto pure degli interinali dell’Asia che, pur fuori dal servizio, hanno dato una mano.
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