NAPOLI – “Stamattina si è tenuta una nuova manifestazione di protesta dinanzi ai cancelli chiusi del parco Mascagna, in questi giorni al centro di numerose contestazioni per i lavori di riqualificazione, che si stanno risolvendo nelle strage delle alberature presenti al punto che oramai si parla di “cimitero degli alberi”. Questa volta c’era anche l’assessore comunale al verde, Santagada, al quale i presenti hanno posto una serie di quesiti. Come mai non è presente il cartello di cantiere, obbligatorio per legge, dal quale desumere i nomi della ditta incaricata, del progettista e del direttore dei lavori, dei responsabili del cantiere ma anche i tempi previsti per l’inizio e per la fine dei lavori con l’indicazione dell’importo oggetto dell’appalto? Perché, visto che le numerose alberature che si stanno abbattendo sarebbero, secondo il parere degli agronomi comunali, a rischio crollo, non si è proceduto per tempo a monitorarli e a curarli per evitarne l’abbattimento? Perché gli alberi abbattuti nelle precedenti chiusure, come quella avvenuta per diversi mesi nell’anno 2018, non solo stati poi sostituiti con nuove essenze arboree lasciando il sito la ceppaia? “. A intervenire, anche a sostegno delle giuste proteste dei residenti, è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, più volte intervenuto per sollecitare i lavori in questione, il quale ha promosso anche un petizione online per sollecitare la riapertura del parco in tempi rapidi, petizione che, in poco tempo, ha toccato il traguardo di circa 300 sottoscrizioni.

“Le proteste – puntualizza Capodanno – sono generate da quella che si sta delineando come una vera e propria ecatombe delle specie arboree presenti nel parco in questione, le quali, in origine, erano 137 ma che erano state già decimate nel corso delle precedenti chiusure, in particolare nel 2018, quando il parco fu chiuso per diversi mesi a seguito della caduta di un albero. A cadere sotto i colpi delle motoseghe è stato, tra gli altri, anche l’albero presente dalla creazione del parco, nell’emiciclo antistante l’ingresso su via Pacio Bertini, un albero bellissimo, molto ammirato, specialmente dai bambini, che, in verità, sembrava in perfette condizioni di salute, come tanti altri fatti a pezzi, che forse avrebbe avuto bisogno solo di essere potato. Tutti gli alberi abbattuti oramai giacciano, con rami e tronchi ridotti a pezzi, accatastati all’interno del parco “.

“E’ auspicabile – sottolinea Capodanno – che l’assessorato al verde faccia conoscere, in tempi rapidi e nel dettaglio, anche tempi e modalità dei lavori, con particolare riferimento all’abbattimento delle alberature presenti nel parco comunale. Anche al fine di garantire che, a differenza di quanto avvenuto nell’intervento del 2018, non vengano poi lasciate in sito le sole ceppaie ma si proceda a piantare nuove essenze arboree al posto di quelle eliminate, ripristinando se non addirittura aumentando il patrimonio arboreo originariamente presente nel parco in questione “.

” Comunque – conclude Capodanno – continueremo a seguire le travagliate vicende del parco Mascagna – assicura Capodanno -, con l’auspicio che possa essere restituito alla piena fruizione in tempi rapidi, dal momento che è chiuso già dal 7 settembre scorso, privando soprattutto i bambini accompagnati e le persone anziane dell’unico polmone di verde pubblico attrezzato a disposizione in un’area densamente abitata, posta a confine tra i quartieri del Vomero e dell’Arenella “.

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