ospedale del mare

Nuova segnalazione di violenza tra le mura ospedaliere. Nella serata di ieri, un uomo di 44 anni si è recato al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare, raccontando di essere stato vittima di un’aggressione.

Il 44enne, assistito prima con accertamenti diagnostici e successivamente con una visita specialistica che non aveva rilevato la presenza di traumi né patologie, ha iniziato a minacciare il personale ospedaliero.

Intuendo che sarebbe stato dimesso dall’ospedale,l’uomo e è esploso in un raid di violenza, lanciando oggetti, colpendo computer e strumentazioni perché pretendeva che i sanitari gli fornissero del metadone.

L’aggressore ha strattonato un medico ed è stato bloccato dalle guardie giurate del presidio fino all’arrivo di una volante della polizia di Stato che ha provveduto ad allontanare e identificare il 44enne.

A Tal riguardo è intervenuto il noto sindacalista napoletano Giuseppe Alviti leader associazione guardie particolari giurate che compiacendosi con l operato delle guardie particolari giurate richiede a viva voce l l’installazione del presidio fisso della Polizia di Stato.

“Desidero esprimere la mia vicinanza e solidarietà al medico aggredito al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare ieri sera e all’infermiere impegnato con lui nel servizio. Si tratta di un episodio grave, che soltanto l’intervento delle guardie giurate e delle forze dell’ordine ha impedito che si tramutasse in qualcosa di ancora più serio. Un episodio che si aggiunge ai tanti già documentati dagli operatori in questi mesi. Non è più tollerabile che chi presta soccorso ai cittadini debba rischiare l’incolumità fisica mentre svolge il proprio dovere”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, Ermanno Russo, in relazione all’aggressione avvenuta nella serata di ieri presso il nosocomio di Ponticelli.

“In un momento in cui gli organici sono così fortemente sottodimensionati per via di Quota 100 e dei pensionamenti già previsti, è assurdo che quei pochi medici disponibili a prestare servizio in pronto soccorso, avendo le dovute abilitazioni, siano sottoposti a stress e a pressioni così alte”, spiega Russo.

“La fuga dai reparti di emergenza della città di Napoli ha tra le sue cause anche turni massacranti e le tensioni che quotidianamente si registrano presso gli ospedali partenopei. Occorre rafforzare la vigilanza in presidi di frontiera e assicurare serenità ai medici che, malgrado i disagi tecnici ed organizzativi, accettano di prestare il proprio operato in condizioni difficilissime per tener fede al giuramento di Ippocrate e rendere un servizio alle nostre comunità”, conclude Russo.

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