Petru Birladeanu, dopo 10 anni la sua fisarmonica torna a suonare nella stazione di Montesanto (VIDEO)

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    NAPOLI – Il foro del proiettile nella fisarmonica ben visibile.

    Un pugno nello stomaco per chi aveva rimosso dalla memoria una delle pagine di cronaca nera più tragiche della storia di Napoli: l’uccisione di Petru Birladeaunu, suonatore ambulante di fisarmonica di etnia rom raggiunto il 26 maggio del 2009 da una pioggia di proiettili sventagliati in pieno giorno da un commando di camorra davanti alla stazione della cumana di Montesanto.

    Non era Petru l’obiettivo di quel raid intimidatorio. Avrebbe potuto morire chiunque in quella sparatoria. Anche chi nella fuga scavalcò il povero Petru ai tornelli di ingresso mentre si accasciava al suolo.

    A distanza di dieci anni, l’Eav, rappresentata dal presidente Umberto De Gregorio, e l’assessore alla Sicurezza del comune di Napoli, Alessandra Clemente, hanno voluto che quella fisarmonica diventasse un simbolo, sistemandola in una teca all’ingresso dei binari di quella stessa stazione in cui il musicista ambulante perse la vita.

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