NAPOLI – Riaprono il locale con la morte nel cuore i titolari di Tokyo 2 il famoso sushi resturant di Fuorigrotta, finito nell’occhio del ciclone dopo la morte improvvisa di una cliente, la 40enne Rossella di Fuorti morta, si scoprirà dopo qualche giorno, per emorragia cerebrale e non a causa del sushi mangiato poche ore prima del decesso.

L’autopsia svolta sul cadavere della vittima ha evidenziato che non c’è stata nessuna correlazione col cibo, né nessuna allergia scatenata dal consumo di sushi.

Rossella Di Fuorti, mamma di due bimbi di sette e cinque anni morta lo scorso 9 febbraio per una improvvisa e inaspettata emorragia cerebrale.

Sulla pagina Facebook del ristorante è stato pubblicato un comunicato stampa da parte della direzione del ristorante che oggi ha riaperto al pubblico:

“In questi giorni abbiamo assistito ad uno sciacallaggio mediatico molto pesante, abbiamo subito diffamazioni infondate e assolutamente discriminatorie anche da parte di colleghi provocando in noi un enorme senso di amarezza e delusione.

Sulla nostra attività ci sono state tante critiche infondate, è stata messa sotto accusa la nostra cucina e i nostri piatti che dopo attenti esami degli organi preposti, sono risultati di altissima qualità.

Siamo una realtà che in questi anni con impegno e dedizione si è affermata nel settore della ristorazione, ricevendo numerosi apprezzamenti da migliaia di clienti.

I dati dell’autopsia confermano ciò che era già chiaro dalle prime indagini, ovvero, la totale assenza di correlazione tra l’improvviso decesso della povera signora Rossella Di Fuorti e il pasto consumato poche ore prima.

Da oggi il ristorante riaprirà i battenti e riprenderà ad essere un punto di riferimento per gli amanti del sushi a Napoli e in provincia. Ai familiari della signora Rossella Di Fuorti vanno le più sentite e sincere condoglianze da parte della direzione di tutto il personale di Tokyo 2”.

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