NAPOLI – Non è più valido lo schema di una camorra “polverizzata”, rispetto ad una mafia organizzata militarmente.

“Due soli clan, l’ Alleanza di Secondigliano e l’organizzazione dei Mazzarella. attualmente controllano da soli l’intera area metropolitana di Napoli”.

Questa l’ analisi del Procuratore generale di Napoli, Luigi Riello, all’ inaugurazione dell’ Anno giudiziario che si è svolta come ogni anno nel salone dei busti a Castel Capuano.

Sono 57 mila 293 i processi penali pendenti dinanzi alle sezioni penali della Corte d’ Appello del Distretto di Napoli.

Il dato è stato fornito dal presidente Giuseppe de Carolis di Prossedi.

Più di 10 mila sono stati nel 2021 i processi definiti, ma nel frattempo se ne sono aggiunti più di 12 mila.

Il presidente della Corte d’ Appello ha segnalato che la prescrizione falcidiato quest’anno il 32% dei processi in appello. E che ora la situazione sarà anche peggiore.

Preoccupati gli avvocati che, attraverso il presidente dell’ordine di Napoli, Antonio Tafuri, fanno sapere che “la legislazione dell’emergenza ha introdotto nuove modalità di celebrazione dei processi riducendo sensibilmente gli spazi della difesa”.

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