NAPOLI – Proseguono ad opera della Prefettura di Napoli gli interventi atti a rimuovere i simboli inneggianti alla criminalità e alla camorra.

Nella giornata del 10 settembre è stato rimosso un altarino al Rione Sanità, dedicato a Ciro Marfè, pregiudicato affiliato al clan Sequino ucciso in un agguato di camorra. Nella stessa giornata a Ponticelli è stato rimosso un murales dedicato a Demar Scognamiglio, pregiudicato affiliato al clan camorristico De Martino, deceduto nel 2018.

Proprio da Ponticelli, dal Parco delle Cinque Torri, arriva una minaccia pubblica rivolta al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, ‘reo’ di aver fatto per lungo tempo grandi pressioni per ottenere la rimozione di altarini e murales dedicati a camorristi e criminali. Le minacce sono state formulate da un amico di Demar Scognamiglio attraverso un video postato su Tik Tok in cui si augura al Consigliere dei Verdi di fare ‘la stessa fine di Scognamiglio’ e di’ ‘ammalarsi di tanti tumori’.

“Non arretreremo di un solo millimetro, la nostra posizione nei confronti dei camorristi e della propaganda criminale resta ferma e decisa. Queste minacce, più volte ricevute, non ci faranno certo ricredere ma anzi ci fanno capire che si sta colpendo nel segno ed allora bisogna proseguire in maniera ancora più determinata nel cancellare ogni traccia della propaganda camorristica. Questa gente oltre a dissanguare la nostra terra, si arroga il diritto alla memoria, come se fosse una loro esclusiva, appropriandosi delle strade e dei muri della città ed ‘obbligandoci’ ad assistere al culto della delinquenza mentre condannano la gente perbene, le vittime e gli eroi all’oblio. Non lo si può più tollerare.”- sono state le parole di Borrelli.

video: https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/videos/577271796801444

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