Petizione

NAPOLI – É cominciata come una battaglia personale contro i parcheggiatori abusivi quella del consigliere regionale della campania, Francesco Borrelli.

Una battaglia che lo ha portato anche a subire un pestaggio, ma che ora vede sempre più persone al suo fianco.

Napoletani che hanno deciso di firmare la petizione presentata dai Verdi con cui si chiedono nei confronti dei parcheggiatori abusivi sanzioni pecunarie più alte e in caso di recidiva l’arresto.

Tra i firmatari anche i consiglieri comunali, Stefano Buono e Carmine Sgambati e Marco Gaudino.

Francesco Borrelli, nonostante le aggressioni e le minacce ricevute sul proprio profilo social, prosegue nella sua battaglia contro gli abusivi, ma soprattutto contro i napoletani che li pagano.

“La migliore carica per andare avanti nella nostra battaglia contro i parcheggiatori abusivi è quella che ci hanno dato le tante persone che, questa mattina, hanno partecipato alla raccolta di firme straordinaria organizzata a ridosso della Prefettura di Napoli a sostegno della petizione che abbiamo avviato per chiedere una riforma legislativa che introduca l’arresto per i parcheggiatori recidivi. Tra la petizione on line e le firme raccolte dal vivo oramai abbiamo superato le 4.000 persone a sostegno della nostra iniziativa”.

Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e il consigliere comunale del Sole che ride, Marco Gaudini, creatori della pagina facebook ‘Io odio i parcheggiatori abusivi’ insieme allo speaker Gianni Simioli de La radiazza di Radio Marte, che hanno promosso, insieme a Fiorella Zabatta e le Donne Verdi, l’iniziativa di questa mattina a cui era presente anche il consigliere comunale Stefano Buono e quello metropolitano Carmine Sgambati nonché l’assessore comunale Maria d’Ambrosio.

“In questi giorni, soprattutto dopo l’aggressione e il danneggiamento dello scooter, in tanti mi hanno manifestato solidarietà e si sono detti pronti a sostenere le nostre battaglie, e quella di stamattina era una prima occasione per dimostrare che siamo davvero in tanti quelli che vogliamo liberare Napoli e le altre città dai parcheggiatori abusivi” ha aggiunto Borrelli che ha poi illustrato la versione aggiornata del dossier consegnato nei mesi scorsi alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e al comandante della Polizia municipale di Napoli.

Stamattina Borrelli ha anche incontrato il questore di Napoli, Antonio De Iesu, e Il comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli, Ubaldo Del Monaco, proprio sul problema parcheggiatori abusivi a Napoli e provincia.

“Tra le novità introdotte nella nuova versione del dossier c’è il comportamento di alcuni gestori e dipendenti di parcheggi autorizzati che occupano anche l’area esterna ai loro garage per sostare le auto che non trovano posto all’interno, creando intralci alla circolazione e occupando gli spazi delle strisce blu senza pagare quanto dovuto e anche sistemando le auto in doppia e terza fila e sui marciapiedi di fatto comportandosi proprio come gli abusivi” ha raccontato Borrelli precisando che “in particolare sono arrivate diverse segnalazioni nell’area del corso Lucci e a Via De Gasperi”.

“Inoltre stanno aumentando i casi di parcheggiatori abusivi che si sono arricchiti in modo illegale pur risultando nullatenenti. Alcuni di loro hanno acquistato immobili e anche condomini in località turistiche calabresi dove hanno un giro d’affari estivo notevole in particolare a Scalea e Ascea.

Altri hanno comprato dei negozi a via Posillipo dal valore di 500.000 euro intestati ai propri figli.

Un noto parcheggiatore abusivo si è vantato sui social di aver acquistato una cucina d’oro alla figlia per il matrimonio. Questi e altri casi dimostrano che si tratta non di poveracci ma di soggetti che guadagnano dai 1.500 ai 6.000 euro al mese e però vivono a carico della società arricchendosi senza ritegno” ha aggiunto Borrelli.

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