NAPOLI – Lo scorso 27 ottobre è stata approvata dalla giunta comunale di Napoli la delibera contenente il programma di “riapertura, valorizzazione e promozione” del Cimitero delle Fontanelle, nel rione Sanità: dopo i lavori di messa in sicurezza, che dovrebbero terminare entro la prossima primavera, il cimitero sarà affidato ad un gestore privato. Una proposta che trova l’opposizione di associazioni e rione. Per dire no al progetto di privatizzazione e mercificazione del cimitero delle Fontanelle, l’associazione Mi Riconosci, che in quei giorni tiene la sua assemblea nazionale proprio a Napoli, sarà in presidio insieme a tante realtà locali  sabato 12 novembre alle ore 18, davanti al cimitero delle Fontanelle e poi in piazza Sanità.

“Luogo di culti popolari da tempo osteggiati anche dalla religione ufficiale, il cimitero, chiuso da tempo, appartiene al popolo, non solo nel senso che, come un qualsiasi cimitero, è normale e anzi dovuto che sia accessibile a tutti” spiega Marina Minniti, portavoce dell’associazione Mi Riconosci “ma anche perché è stato sempre frequentato dalle fasce di popolazione più marginalizzate. Una gestione privata, con l’introduzione di un biglietto d’ingresso, sarebbe quindi una violenta privazione nei confronti delle persone abituate a frequentarlo, soprattutto nel rione Sanità. E snaturerebbe nel profondo il luogo”.

Le attiviste e gli attivisti spiegano che il progetto del Comune, che si inserisce in dinamiche più generali sullo sfruttamento turistico della città, rischia di tagliare fuori dalla fruizione del sito proprio il popolo che finora ha vissuto quel luogo nel profondo, fin dalla sua sistemazione nel 1872. E non sarebbe la prima volta: tra i progetti della giunta Manfredi riguardanti luoghi della cultura, questo del cimitero delle fontanelle si inserisce, insieme a Castel dell’Ovo, tra i siti che diventeranno a pagamento.

Il presidio è organizzato da Mi Riconosci, assieme ad altre realtà cittadine, come Ex Opg, rete SET – Napoli, Comitato La Biblioteca Nazionale di Napoli non si tocca, GRIDAS, Forum Cultura Napoli. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare per difendere questo luogo così identitario e unico della cultura napoletana.

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