NAPOLI– Per la prima volta l’Università Federico II e la sua Scuola di medicina e chirurgia hanno aperto l’anno accademico 2023-2024 del corso di laurea in Medicina con una cerimonia ufficiale che si è svolta nell’aula magna alla presenza del corpo docente e degli studenti. Una decisione nel solco dei festeggiamenti per gli 800 anni di vita che l’Ateneo compie nel giugno 2024 e che arriva in un momento in cui si discute a livello nazionale della possibilità di aumentare il numero di studenti ammessi ai corsi o perfino di abolire il numero chiuso a Medicina.

“È un anno particolare per la Federico II e per i corsi di studio in Medicina che sono al centro di un dibattito nazionale molto intenso – ha detto il rettore dell’Ateneo federiciano, Matteo Lorito – è chiaro che se servono più medici servono anche più risorse perché così potremmo continuare a fare un prodotto di grande qualità. Ma è un momento particolare e buono anche perché siamo in un contesto storico positivo perché abbiamo la possibilità di iscrivere più ragazzi, abbiamo finanziamenti che non abbiamo visto negli ultimi anni e abbiamo rafforzato molto il nostro comparto universitario con docenti, ricercatori, personale tecnico e amministrativo e quindi siamo in grado di dare un servizio sempre migliore ai nostri studenti”.

L’inizio dell’anno accademico costituisce per gli studenti una tappa fondamentale del percorso verso la conoscenza medica e per i docenti è uno stimolo per ispirare e guidare le giovani menti desiderose di apprendere. La cerimonia è stata arricchita da una lectio magistralis tenuta da Paolo Ascierto, oncologo e ricercatore dell’Istituto dei tumori di Napoli ‘Pascale’.

“È un momento importante per la nostra Scuola – ha evidenziato Maria Triassi, presidente della Scuola di medicina della Federico II – perché le recenti normative hanno cambiato moltissimo i requisiti che devono possedere i corsi di laurea e le Scuole di specializzazione ed è necessario cambiare la modalità di fare assistenza, evolvere il modo in cui si fa ricerca. Le sfide per il futuro sono moltissime: la nuova medicina diventa sempre più tecnologica ed è indispensabile un continuo adeguamento dell’offerta didattica dei corsi di laurea che devono accrescere la loro qualità”.

Non solo gli 800 anni dell’Ateneo ma anche i 50 anni, da poco ‘festeggiati’, dall’Azienda ospedaliera universitaria Federico II nei cui reparti gli studenti mettono in pratica la teoria. “Potenziare l’offerta sanitaria è uno dei principali obiettivi – ha affermato il direttore generale dell’Azienda, Giuseppe Longo – attraverso il potenziamento del personale e degli edifici. Al termine degli interventi potremo garantire una migliore qualità e comfort ai pazienti e anche al personale”.

L’apertura dell’anno accademico è stata occasione per rafforzare i legami della comunità accademica e dare il benvenuto ai neoiscritti. “La medicina è una disciplina unica, straordinaria e in continua evoluzione – ha concluso Gerardo Nardone, coordinatore del corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia – che richiede non solo conoscenza ma anche passione, empatia e dedizione”.

 

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