polizia-municipale-3

NAPOLI – A seguito di denuncia presentata da un Dirigente del Comune di Napoli il quale segnalava il furto di energia elettrica con cavo sottoposto ad un contatore di proprietà del Comune di Napoli, il personale della Polizia Locale di Napoli appartenente alla U.O. Investigativa Centrale, unitamente ai tecnici della Società CITELLUM, ha effettuato una verifica per risalire all’autore del furto di energia elettrica ai danni della P.A.

Si arrivava ad una abitazione posta in via della Mongolfiera cui era collegato il filo sottoposto al contatore. All’interno della stessa abitazione è stato poi identificato tale G.L. di anni 65, dipendente del Comune di Napoli assegnato ai Servizi Cimiteriali.

Nell’’immediatezza gli agenti hanno verificato la posizione del soggetto, il quale risultava in servizio avendo lo stesso timbrato regolarmente la presenza in servizio alle ore 06,45.

Sulle prime il dipendente non ha saputo giustificare cosa facesse a casa alle ore 10,00 pur avendo certificato la propria presenza in servizio mediante marcatempo.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato tratto in arresto perchè in flagranza di reato ed è stato deferito per i reati di furto per la sottrazione di enrgia elettrica e per truffa ai danni dalla P.A. per aver certificato la presenza sul posto di lavoro pur tovandosi al proprio domicilio.

“Restiamo profondamente basiti dinanzi alla notizia del dipendente del Comune di Napoli arrestato per assenteismo. Gli agenti della polizia municipale hanno bussato alla sua porta nel corso di un’indagine per un caso di furto di energia elettrica nel cimitero partenopeo.

L’uomo, dipendente dei servizi cimiteriali del Comune di Napoli, era a casa nonostante il suo badge fosse regolarmente timbrato. Per lui è scattato l’arresto e una doppia denuncia: una per assenteismo e una per furto d’energia.

Un attimo dopo che sopravverrà la condanna dovrà scattare il licenziamento in tronco. Cialtroni e delinquenti devono restare fuori dalla pubblica amministrazione”.

Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Per il momento – afferma Borrelli – chiediamo che a questo individuo sia irrogata la sanzione disciplinare massimale.

La sospensione senza stipendio è il minimo di fronte ad un comportamento di tale gravità. E nessuno venga a dirci che è una persona che ha famiglia. Questi piagnistei postumi sono inascoltabili. L’onestà e la lealtà devono rappresentare delle caratteristiche imprescindibili di chi lavora negli enti pubblici”.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments