NAPOLI – “Non parteciperò a fiaccolate, flash mob e cortei  per sterili quanto tardive proteste, nel tentativo di arginare l’invivibilità che oramai da diversi lustri a questa parte caratterizza il quartiere Vomero – annuncia Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione del Vomero, replicando alle iniziative che circolano sui mass media in queste ore, che, nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbero servire a richiamare una maggiore attenzione sui gravi problemi, principalmente di sicurezza e di ordine pubblico che affliggono, e non da oggi, il quartiere partenopeo – A un mese dalle votazioni per le elezioni esse assumono un sapore meramente elettorale e comunque non servono a risolvere un problema che oramai, considerando il lungo lasso di tempo trascorso da quando ha cominciato a manifestarsi, oltre vent’anni addietro, è da considerarsi endemico. Peraltro di fiaccolate e cortei al Vomero, in passato, se ne sono svolti tantissimi e i problemi però sono rimasti tutto sul tappeto anzi si sono aggravati “.

“Devo invece osservare che finalmente qualcosa sembra muoversi da parte delle istituzioni a tanto preposte – sottolinea Capodanno -. Il Comune Napoli annuncia che sarà potenziato il sistema della videosorveglianza e che al Vomero, in particolare, saranno posizionate 28 telecamere tra piazza Vanvitelli, via Scarlatti, via Luca Giordano e via Aniello Falcone per monitorare “un territorio da lungo tempo teatro di risse e di altri atti violenti da parte di gruppi di giovanissimi teppisti”. Certo, come ci ricorda il noto adagio, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e quindi aspettiamo che le 28 telecamere vengano installate e entrino realmente in funzione e non facciano la fine di quella di piazza Vanvitelli, praticamente oscurata dall’albero di lauro canfora, posto nell’aiuola centrale, cresciuto a dismisura, anche perché non sottoposto periodicamente alle normali attività manutentive “.

“Ma – puntualizza Capodanno – la videosorveglianza da sola serve a poco. Potrebbe rappresentare un deterrente e certamente sarebbe utile, con apparecchiature di ultima generazione, dotate di riconoscimento facciale, per ricostruire a posteriori la storia degli episodi delinquenziali che vengono registrati, anche al fine d’individuarne gli autori ma non ha alcuna utilità rispetto alla prevenzione dei fenomeni, che è l’aspetto che più interessa ai residenti per garantire tranquillità e sicurezza. Per ottenere un tale risultato la ricetta è molto semplice: occorre potenziare adeguatamente la presenza delle forze dell’ordine sul territorio e non in maniera episodica, come sta di fatto avvenendo in questi giorni, cosa che dimostra che evidentemente il personale per un tale tipo di potenziamento esiste, bensì in maniera costante e continua, diversamente da quanto avvenuto in passato, quando, in occasione di gravi episodi, analoghi a quello di venerdì scorso, la presenza delle forze dell’ordine si è avuta solo per un breve periodo.”

“Tra le altre proposte – aggiunge Capodanno – occorre ripristinare, a partire da venerdì prossimo, il servizio permanente con il camper mobile della Polizia di Stato, effettuato per breve tempo e con buoni risultati, anche in termini di visibilità, fino ad alcuni anni addietro, e per 24 ore su 24, con una postazione collocata o nell’isola pedonale di via Scarlatti o nella stessa piazza Vanvitelli. Inoltre bisogna che si vedano tutti i giorni di nuovo in strada, pure attraverso il potenziamento del servizio, i  poliziotti e dei carabinieri di prossimità, che, in passato, al Vomero hanno sortito ottimi risultati, anche in termini di prevenzione ”

“Con l’occasione – conclude Capodanno – ringrazio il prefetto di Napoli, Michele di Bari, il quale, accogliendo il mio appello lanciato all’indomani della rissa scoppiata in piazza Vanvitelli, ha convocato per venerdì prossimo, presso il palazzo di Governo, un’apposita riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, al fine di adottare le necessarie quanto opportune azioni preventive per scongiurare che nuovi episodi delinquenziali possano ripetersi nell’ambito del territorio del quartiere collinare partenopeo “.

 

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