MINORI – “Ben sei scene teatrali, tanti attori, numerose comparse ed il tema “Femmene e mare” con testi tratti anche da scritti di Erri De Luca e Oriana Fallaci. Dal 2 al 4 Settembre, Minori sarà “Teatro Diffuso” nei vicoli, slarghi, sul mare. Un unico spettacolo dedicato alla cultura femminile, ma con sei scene in cinque luoghi diversi di Minori, mentre la sesta scena sarà itinerante. Con questo spettacolo “Femmene e Mare” che vede la regia di Gerardo Buonocore per la prima e la seconda scena e la mia sulla terza, quarta, quinta scena e sesta scena cerchiamo di contemplare la donna in tutti i suoi aspetti. Nelle scene teatrali avremo varie prospettive di pensiero sulla figura femminile. Avremo la donna, purtroppo, intesa come donna – oggetto, una donna che da sempre è costretta a vendere il proprio corpo e a considerarlo come oggetto di scambio per poter vivere, guadagnare e aiutare i propri cari a superare difficoltà economiche”. Lo ha affermato Lucia Amato, co – regista di “Femmene e mare”, lo spettacolo a 6 scene, di cui itinerante, che dal 2 Settembre, aprirà Le Vie dell’Arte a Minori, in Costiera Amalfitana. Dunque Gusta Minori, kermesse giunta alla 26 esima edizione, sceglie il teatro per il ritorno al format originale.

Le edizioni del 2020 e del 2021 si erano svolte nella Villa Romana con Drama De Antiqvuis, spettacolo che fu in grado di attirare quasi 3000 spettatori in tre serate.

Per il 2022 si ritorna al Gusta Minori tradizionale : Vie dell’Arte e Vie del Gusto in contemporanea. Le Vie dell’Arte saranno con 5 scene in 5 luoghi diversi, la sesta sarà con attori in mezzo alla gente. Tutti i luoghi del borgo saranno coinvolti, anche il pontile. Gusta Minori non è sagra ma l’insieme delle arti: musica, testi letterari, recitazione, danza. Lo spettacolo “Femmene e mare” vedrà insieme tutte queste arti e in più punti del Borgo. Interessante anche la formula innovativa basata sull’alternanza e la contemporaneità. Ogni scena durerà 30 minuti, terminata la prima il gruppo avrà il tempo per spostarsi. Quando inizierà la seconda scena, la prima andrà in replica e così sarà per la terza, per la quarta, per la quinta. Teatro ininterrottamente dalle ore 21 fino alle ore 24. Come ogni anno Gusta Minori parte da un grande tema sociale. Per l’edizione 2022 lo spettacolo teatrale si fonderà sul tema della cultura femminile con “Femmene e mare”.

“Quella della donna che si prostituisce è una storia vecchia ma che oggi esiste ancora. Abbiamo ancora la donna che concepisce o permette ad altri di concepire il proprio corpo come oggetto di scambio. Nella scena la vedremo personificata da una prostituta, dunque una donna che calpesta la propria dignità. Un’altra scena contempla la donna madre. La donna è madre! La donna crea! La donna genera! Attraverso il parto la donna mantiene fede a quello che è l’impegno che ogni individuo dovrebbe avere nei confronti delle future generazioni: creare, dare la possibilità alla natura di continuare e dunque non interrompere. L’aspetto più importante è legato alla maternità. Nella scena avremo due donne in attesa – ha continuato Lucia Amato – e che avranno due modi diversi di concepire l’attesa. C’è l’attesa incondizionata che viene ad essere l’attesa di Maria. Maria attende e basta! Non si chiede il perché! Aspetta il figlio, lo mantiene in grembo e dà la nascita. Il monologo di Maria è tratto da uno scritto di Erri De Luca : “In nome della madre”. Poi abbiamo l’attesa della donna che mette invece in discussione la nascita: farti nascere o non farti nascere in una società così difficile? Questo monologo è invece tratto da Lettera ad un Bambino mai Nato di Oriana Fallaci. Dunque due donne che si pongono in maniera differente dinanzi all’attesa. Poi avremo una scena sulla Donna Icona. Una scena interessante che partirà dall’Odissea. Il titolo è “Femmene e mare” ed allora ho pensato a donne che venissero dal mare divenendo delle icone nella mitologia. Dunque partiremo da Penelope che ha atteso l’arrivo di Ulisse dal mare. In antitesi avremo invece Elena di Troia. Penelope ed Elena che hanno due modi diversi di vivere il femminile: Penelpope è la donna furba che trova soluzioni ed accoglie, aspetta il proprio marito, mentre Elena decide di vivere la sua vita in maniera più leggera e di seguire i suoi istinti non curante che possa derivare una guerra dai suoi atteggiamenti. Due archetipi femminili che alla fine si uniranno: meglio la castità di Penelope o la sensualità di Elena? Al pubblico la risposta”.

Ben 6 quadri scenici che daranno vita al Teatro Diffuso a Minori, vero gioiello della Costiera Amalfitana. Il tutto ai piedi del Sentiero dei Limoni, l’antica strada romana.

Sei scene che daranno vita alle Vie dell’Arte con un ripetersi di emozioni e atmosfere teatrali che si alterneranno, poi saranno in contemporanea, ritorneranno ad alternarsi e poi nuovamente in contemporanea. Tanti gli attori, molte le comparse, numerosi i musicisti.

Ad esempio :

Terza Scena sul tema della Donna Oggetto, si svolgerà al Largo Solaio dei Pastai. Richiami ad un antico sfruttato , venduto “universo femminile”. Sirene senza voce, sole, in un mondo consumato e sepolto. Attori del calibro di Stefania Masala nei panni di Gigolette, Olimpia Milone in quelli della figlia di Gigolette con la coreografia di Antonella Iannone.

La Quarta Scena sarà sul tema della “Donna Madre” e avrà luogo in una location affascinante: Palazzo Gambardella!

Un’atmosfera coinvolgente. Il divenire attraverso l’acqua, il luogo in cui avviene il miracolo della vita, dove si celebra la superiorità dell’elemento femminile nel ciclo biologico . Un racconto sull’attendere misto di paura e attrazione. Donne “diverse” che aspettano. Grande il cast di attori con Marta Amabile nei panni di Maria, donna in attesa, poi Michela Ventre in quelli di Oriana. Alla chitarra elettrica la musicista Alice Carosetti, mentre il Direttore di Scena sarà Raffaele Leone.

La Quinta Scena sarà sul tema della DONNA ICONA, al Molo Pontile e dunque sul lungomare di Minori.

“Si sentirà il mare. E le donne della mitologia arriveranno dal mare. Amanti, spose, parlino attraverso la vostra bocca, gli uomini, vostri figli, vostri fratelli, gli uomini cari al vostro cuore….”.

Così Odisseo , imbrigliato in una rete e rapito dal fascino della differenza in un arcipelago di donne, riannoda i fili, mai spezzati, insieme con la sua sposa. Penelope, archetipo femminile? Sarà il pubblico a dare una risposta.

Altro grande cast con Annarita Vitolo, nota al grande pubblico per “L’Amica Geniale”, nei panni di Penelope, Antonetta Capriglione in quelli di Elena, mentre Roberto Pappalardo sarà Odisseo. Poi Ombre con i ballerini: Luigi Pagano, Martina Coiro, Nicol Memoli.

Ci saranno le numerose Comparse del Gusta Minori. Direttore di scena sarà Costantino Amatruda.

La SESTA SCENA : GALANTUOMINI. COINVOLGIMENTO ATTORI TRA LA GENTE!

L’intero borgo verrà avvolto dalla Sesta Scena Itinerante di “Femmene e Mare” dedicata al tema dei Galantuomini.

Sarà una scena in acustico che si sposterà per animazione di strada. Uomini galanti, che ammiccano con la forza della parola donne di ogni epoca.

Attori nella Sesta scena saranno: Mauro Collina e Vincenzo Oddo.

“Femmene e mare” per Gusta Minori 2022 si aprirà dunque con la storia di Aisha e Faizha con coinvolgenti e spettacolari effetti scenici. Sarà il racconto struggente di tante bambine che, come lei, si sono inabissate nei fondali del Mediterraneo

Poi Raffele Viviani, Eduardo De Crescenzo, Salvatore Di Giacomo con testi e narrazione in vicoli, slarghi e sul mare!

La prima scena che includerà anche gli effetti del videomapping sarà dinanzi alla Basilica di Santa Trofimena, mentre la seconda si svolgerà nel punto nevralgico del paese: Calata Ponte con attori – cantanti, musicisti che saranno proprio immersi nella gente.

A Minori l’Acsi Ballet Company, diretta dal coreografo Dino Carano. Tutte le arti, incluso il canto napoletano con Rosaria De Cicco, Laura Lazzari e Massimo Masiello.

Gusta Minori è kermesse dedicata all’arte, alla storia, alla gastronomia della Costiera Amalfitana, organizzata dal Comune di Minori, Associazione Gusta Minori e programmata e finanziata attraverso la SCABEC Campania, con fondi POC Campania 2014 – 2020.

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