NAPOLI – Jazz e musica popolare, fado e canzone classica napoletana, con le voci femminili protagoniste assolute dei concerti di sabato 18 e domenica 19 settembre della XXVI edizione di Ethnos. Il festival internazionale di musica etnica ideato e diretto da Gigi Di Luca, in corso di svolgimento in 5 comuni del vesuviano fino al 26 settembre 2021, accoglie le esibizioni di artisti italiani e internazionali, in alcune tra le più affascinanti e storiche location del Miglio d’Oro.

Sabato 18 settembre alle ore 21, la cantante e polistrumentista albanese Elina Duni, nuova stella del jazz europeo con quattro album all’attivo per la ECM, è la protagonista di un solo concert a Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano, che inaugura il suo tour italiano.

Domenica 19 settembre, invece, a Villa delle Ginestre a Torre del Greco, sempre alle 21, in quella che fu la dimora di Giacomo Leopardi, va in scena l’inedito incontro tra le portoghesi Amara quartet e la cantante partenopea Monica Pinto. Un progetto originale commissionato da festival, dal titolo “Passion ‘e Saudade”, che fonde la tradizione napoletana a quella lusitana.

La XXVI edizione del festival Ethnos, programmata e co-finanziata dalla Regione Campania attraverso Scabec e dal Mic – Ministero della Cultura, è organizzata da La Bazzarra, con il contributo dei comuni di San Giorgio a Cremano e Torre Annunziata e in collaborazione con i comuni di Ercolano, Portici, la Fondazione Ente per le Ville Vesuviane, la Banca di Credito Popolare e il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

ELINA DUNI

Sabato 18 SETTEMBRE ore 21

VILLA VANNUCCHI – Corso Roma, 47 SAN GIORGIO A CREMANO

Biglietto: 10 euro

Nata a Tirana da una famiglia di artisti, Elina Duni canta le antiche canzoni tradizionali della sua terra da quando era bambina. Nel 1992, dopo la caduta del regime comunista, lei e sua madre lasciarono l’Albania e si stabilirono a Ginevra. In Svizzera inizia lo studio del pianoforte classico, prima di continuare a studiare canto e composizione nel dipartimento di jazz della Hochschule der Künste Bern. Durante questo periodo ha dato vita al suo quartetto che esplora le sue radici musicali, in una combinazione di canzoni popolari balcaniche e jazz. Il quartetto ha pubblicato il suo debutto “Matanë Malit” (Beyond the Mountain) per la ECM Records. Sempre per la prestigiosa etichetta fondata da Manfred Eicher ha pubblicato il secondo album nel 2015, “Dallëndyshe” (The Swallow).

Voce intensa e struggente, raffinata eppure viscerale, Elina Duni ha dato vita a diversi progetti musicali: un duo con l’acclamato chitarrista londinese Rob Luft e il quintetto Aksham con il pianista Marc Perrenoud e il trombettista David Enhco.

Come solista, sempre per la ECM, ha pubblicato nel 2018 l’album “Partir” nel quale dà pieno sfogo alle sue competenze linguistiche, cantando in albanese, tedesco, francese, inglese, italiano, portoghese, armeno, yiddish e arabo.

“Lost Ship” è il titolo del suo ultimo lavoro discografico realizzato in duo con Rob Luft per la ECM lo scorso anno. Canzoni d’amore ed esilio, jazz e musica folk, si fondono alla perfezione in questo lavoro che ha consacrato Alina Duni tra le nuove stelle del jazz europeo. Grazie alla sua voce soul, alla presenza scenica magnetica, all’interessante proposta artistica e al supporto di ottimi musicisti, si è esibita in questi anni sui palcoscenici dei più importanti festival internazionali.

AMARA QUARTET E MONICA PINTO

Domenica 19 SETTEMBRE ore 21.00

VILLA DELLE GINESTRE, Via Villa delle Ginestre, 19 TORRE DEL GRECO

Biglietto: 5 euro

In “Passion ’e Saudade” si incontrano Napoli e Lisbona, il fado e la canzone classica napoletana. Un concerto inedito che vede le Amara quartet unirsi per l’occasione alla cantante Monica Pinto. L’incontro tra questi due mondi distanti ma simili dà vita ad una produzione originale del festival Ethnos che suggerisce quanto di alto e di profondo ci sia nelle culture delle città di mare. E quanto tutto ciò sia materia che si rigenera di volta in volta negli gli incontri con le altre culture, restando sempre se stessa.

Amara che in portoghese significa “l’amore originale”, è il primo quartetto femminile di fado nella storia del Portogallo, fondato nel luglio 2020 nella città di Porto da una idea di Joana Almeida. Il quartetto Amara è espressione femminile del fado tradizionale che si distingue per la sua eleganza, forza e bellezza. Il gruppo – composto da Ana Ferreira (voce), Fernanda Maciel (chitarra portoghese), Susana Castro Santos (violoncello) e dalla stessa Joana Almeida (chitarra classica) – ha iniziato il suo percorso artistico lavorando nelle “Casas de Fado” e affermandosi come fadistas. L’obiettivo della loro musica è portare avanti la tradizione di questo genere di espressione popolare, divenuto manifestazione identitaria che dà voce al popolo portoghese.

Monica Pinto, cantautrice e cantante, voce femminile del Gruppo Operaio ‘e Zezi prima e poi nel 1999 voce solista e co-fondatrice del gruppo Spaccanapoli, ha pubblicato il lavoro “Aneme Perze/Lost Souls” per la Real World Records di Peter Gabriel. Con gli Spaccanapoli si è esibita in diversi festival di world music in Europa e nel mondo, partecipando anche al film Passione” per la regia di John Turturro.

La sua iniziale formazione artistica si radica nella canzone napoletana classica e nella musica tradizionale campana di cui si fa interprete nell’ambito di molte rappresentazioni teatrali. La sua ricerca e lo studio in ambito cantautorale ha dato vita anche al progetto di teatro-canzone su Luigi Tenco, intitolato “Il Sogno di una cosa”. Negli ultimi anni si è avvicinata al fado come voce solista al progetto “Buon Compleanno Amalia” concerto dedicato ai 100 anni della nascita di Amália Rodrigues, con Moni Ovadia, Marco Poeta e Jorge Fernando in scena nel 2020 al Mugellini Festival.

L’accesso ai concerti è consentito agli spettatori in possesso del Green Pass o con il tampone negativo eseguito non oltre le 48 ore precedenti l’evento. Per info prevendita: tel. 081 5934001 – www.azzurroservice.net.

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