Kim Jay con l’isola degli sciamani inaugura le inchieste condotte dal noto profiler Kin Seong-Ho. Il giallo edito Edizioni Le Assassini e apparente alla collana OltreConfine, ci appare come un noir con una lunga e infinita serie di delitti senza un apparente movente.

Il noto profiler che lavora a Seul, Seong-Ho, viene incaricato di svolgere un’inchiesta in merito al cyberbullismo. Non immagina minimamente però che questa indagine si ritorcerà contro di lui, invadendo e travolgendo la sua vita privata. Per questo motivo, il capo decide di mandarlo lontano da Seul e gli affida una nuova inchiesta sull’isola di Sambo. Un posto misterioso dove vige ancora l’importanza dello sciamanismo e dove sembra che nulla accada.  Qui sono sparite tre donne, molto probabilmente tutte vittime di un serial killer.

Il profiler accompagnato da Yeo Do-Yun uno specialista nel folklore locale e in riti sciamanici lo aiuterà a condurre l’indagine. Ma anche qui, Seong si ritroverà a fare i conti con il suo passato e molti ricordi verranno nuovamente a galla.

Un racconto dentro un racconto, così si potrebbe definire il giallo proposto dall’autrice Jay.

Un testo che va a focalizzare la sua attenzione sulla componente socioculturale. Ben descritto il protagonista principale che ama sia il suo lavoro, ma soprattutto ama mettersi in gioco e rischiare. Descritta in modo egregio e completo anche l’isola di Sambo, in questo caso, i lettori potranno cogliere e sentirsi parte integrante della tradizione folkloristica.

Anche l’indagine viene descritta in maniera lineare e soprattutto ponendo al centro la parte riflessiva.

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