zurzolo

SOMMA VESUVIANA- Venerdì 17 febbraio torna al Summarte di Somma Vesuviana un nuovo appuntamento con la rassegna musicale “Jazz & Baccalà”, curata dal batterista Elio Coppola in collaborazione con l’associazione Musicology. A salite sul palcoscenico di via Roma Marco Zurzolo 4et che si esiberà in concerto meraviglioso dal titolo “Chiamate Napoli 081”.

 In occasione della serata, Zurzolo, presenterà al pubblico il nuovo disco edito da ITINERA, che si chiama appunto “CHIAMATE NAPOLI….081”.“Jazz & Baccalà”, ormai alla sua terza edizione, da quest’anno si arricchisce della collaborazione di radio punto nuovo, media partner di ogni evento. Lo scopo delle serate è unire la buona musica interpretata dai grandi nomi del panorama jazz al gusto della tradizione culinaria. Al ritmo di “Jazz&Baccalà”, tornano in tavola anche i piatti dello chef di 800 Borbonico, tutti a base di baccalà, così come vuole la tradizione sommese. Prelibatezze che i presenti potranno degustare alla Caffè Chantal prima di ogni spettacolo. Le foto di tutti gli eventi saranno realizzate da Spectrafoto. Dinner ore 21, start concerto ore 22.15.Pochi personaggi possono rappresentare l’emblema della schiettezza e della passionalità come Marco Zurzolo: nell’atto della prestazione artistica il suo corpo diventa un tutt’uno col sassofono, il suo fiato diventa il respiro vitale dello strumento che prende vita dalla sua vita.
Diplomato in flauto, come molti altri sassofonisti della sua generazione, a causa della mancanza, fino a non molto tempo fa, del corso di studi in sassofono al conservatorio, Marco ha fatto fin dall’inizio del sax il suo strumento preferito, della estrema disponibilità verso gli altri e della sincerità a qualsiasi costo, la sua cifra di vita. Nato in una famiglia di musicisti, un fratello contrabbassista, una sorella cantante, Marco Zurzolo divide ben presto il suo amore per la musica tra la tradizione partenopea e mediterranea, che resta costantemente presente nelle sue produzioni, e il jazz d’oltreoceano, che lo porta costantemente a contaminare, a far sfociare alternativamente il suo istinto jazz e blues nella musica partenopea e viceversa. E, per non farsi mancare nulla, ha tenuto sempre alta l’attenzione per tutte le forme espressive mediterranee, comprese quelle nordafricane, dove riscoprire e raccordarsi con gli aspetti ritmici e le radici del blues, arrivando a realizzare una propria forma originale di world music.
Per questo, il titolo del suo ultimo lavoro, Chiamate Napoli 081, non tragga in inganno: non è un disco di canzoni napoletane neomelodiche, tutt’altro, è un disco di raffinato jazz – questo sì – molto melodico e intercalato dalle radici della sua napoletanità. Orme di Mandorle, oppure Respiro Forzato, o ancora di Pelle Arsa, Sogno Antico, in esse le arie sognanti e le atmosfere romantiche sono sensibilmente facilitate da Piero De Asmundis, coautore di alcuni dei brani, e dal tocco pianistico Francesco Villani. Non mancano però ritmiche incalzanti, come quella di Terra Infuocata e di Napoli Centrale oppure il ricordo dell’amico Bruno Rotoli di A Bruno, il tutto condito con una dose sobria di elettronica, una strada nuova e finora inedita per Marco Zurzolo.

 

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