NAPOLI – Il Pio Monte della Misericordia annuncia il nuovo Governo che guiderà la storica Istituzione di Via dei Tribunali che, per sei anni, a partire dal 2015, è stata diretta da Alessandro Pasca di Magliano, e che oggi passa il testimone a Fabrizia Paternò di San Nicola, la quale è la prima Soprintendente donna nella storia dell’Ente.
Con l’occasione è stato presentato il Rapporto di attività 2015-2021 che per la prima volta racconta nel suo complesso le molteplici attività di assistenza, beneficenza e culturali promosse dall’Ente insieme agli obiettivi raggiunti con l’azione del precedente Governo.
Il Salone della Quadreria del Pio Monte ha ospitato (questa mattina, 9 febbraio) la presentazione del nuovo Governo che vede al fianco della nuova Soprintendente: Nicola Caracciolo di San Vito, Floriana Carignani di Novoli, Riccardo Imperiali di Francavilla, Carlo Sersale, Riccardo d’Andria di Montelungo, Alberto Sifola di San Martino.
Ad intervenire Fabrizia Paternò di San Nicola, Soprintendente del Pio Monte della Misericordia, Alessandro Pasca di Magliano, già Soprintendente del Pio Monte della Misericordia, Ludovico Solima, professore ordinario dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, consulente scientifico del Pio Monte della Misericordia, ideatore e coordinatore scientifico del Rapporto di Attività 2015-2021.
“Fluent ad eum omnes gentes (Ad esso affluiranno tutte le genti [Isaia 2:2]) queste le parole che hanno guidato il Governo da luglio 2015 alla fine del 2021, sei anni vissuti intensamente per dare contenuto all’invito scolpito sull’ingresso del grande portone di via dei Tribunali, che da oltre 400 anni è aperto alla accoglienza di chiunque abbia bisogno di sostegno fisico, morale o economico. – afferma Alessandro Pasca di Magliano, già Soprintendente del Pio Monte della Misericordia – Questo Rapporto di attività rappresenta l’impegno di tutto il Governo e descrive i risultati di un lavoro, complesso, ma conclusivo di successi, nello sviluppo di tante opere assistenziali, nel consolidamento della struttura finanziaria, nella crescita dell’attività museale, nella realizzazione di nuove iniziative con il Pio Monte soggetto capofila di numerosi progetti. Ringrazio il professore Solima per la sua intuizione e per averci guidato nella realizzazione di un lavoro così importante che mi auguro possa essere di aiuto al nuovo Governo per proseguire con tenacia e saggezza in un intenso percorso di ampliamento e innovazione del Pio Monte.”
“Ascolto, dono e accoglienza sono i valori con cui l’Istituzione del Pio Monte della Misericordia opera dal 1600, e che ancora oggi si tramandano di Governo in Governo. – spiega Fabrizia Paternò di San Nicola, nuova Soprintendente del Pio Monte della Misericordia – Il grande lavoro svolto in questi anni sotto l’illuminata guida di Alessandro Pasca di Magliano è un’eredità importante e una solida base su cui, con onore e responsabilità, continuare a costruire e operare con il sostegno di tutto il Governo e delle tante realtà e anime che tutti i giorni, spesso nel silenzio, agiscono nel bene di chi necessita di aiuto e solidarietà. Per noi Governo entrante il Rapporto costituisce uno strumento fondamentale e una solida base di partenza per conoscere, proseguire e innovare, nel solco di chi ci ha preceduto.”
Il Rapporto di attività 2015-2021 in 162 pagine racconta e descrive, per la prima volta, i valori, la missione, la struttura e le tante attività assistenziali, sociali ed educative, i progetti culturali e artistici che hanno consolidato e accompagnato negli ultimi anni le opere del Pio Monte.
Un documento importante che descrive in modo sistematico i traguardi ottenuti dal precedente Governo dell’Istituzione, e preannuncia obiettivi e progetti futuri, dando visibilità alle tante energie, interne ed esterne, di coloro che, con diversi compiti e responsabilità, agiscono quotidianamente nel e per il Pio Monte.
“Ho inteso donare il mio piccolo apporto, concependo l’idea di realizzare un Rapporto di attività pluriennale, attraverso cui restituire in forma strutturata e analitica l’ampiezza delle attività promosse dall’Ente, e assicurando il mio coordinamento scientifico nelle diverse fasi della sua redazione. – spiega Ludovico Solima, professore ordinario dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, consulente scientifico del Pio Monte, ideatore e coordinatore scientifico del Rapporto di attività – Abbiamo fortemente voluto realizzare un Rapporto che esprimesse l’anima dell’Istituzione e che rispecchiasse tutte le persone, donne e uomini, che ogni giorno partecipano alla sua crescita. Il mio auspicio è che questo documento possa essere il primo di molti altri, che nei prossimi anni potranno contribuire a preservare una puntuale memoria delle tante attività benefiche e assistenziali realizzate dal Pio Monte”.
Da oltre quattro secoli il Pio Monte non ha mai smesso di mettere al centro le persone con i loro disagi e vulnerabilità, cercando di fornire loro gli strumenti necessari a generare nuove forze e favorire atteggiamenti resilienti. Al servizio della propria missione ha messo il suo intero patrimonio, immobiliare, artistico e archivistico, che acquista dunque un forte valore sociale, diventando lo strumento per poter esercitare le opere a favore delle persone e della comunità.
Questa la missione e i valori che il Pio Monte continua a perseguire e tramandare, di Governo in Governo, e che sono alla base di un grande lavoro assistenziale costruito insieme alla nuova e sempre più capillare “Rete” di associazioni benefiche.
Nel Rapporto viene descritta proprio questa continuità di intenti che il Pio Monte dalla sua nascita porta avanti, il cui impegno e crescita è evidente anche nei numeri: 221 Associati, di cui 71 donne e 25 persone sotto i 40 anni; oltre 30 nuovi progetti sociali promossi dal 2015 al 2021; 14 i partner della Rete sociale. Il Pio Monte della Misericordia è tra i 122 enti privati filantropici in Italia riuniti in Assifero (Associazione italiana delle fondazioni di erogazione).
Con 770 mq accessibili al pubblico (600 mq Quadreria e 170 mq Cappella) custodisce più di 340 tra immobili e fondi rustici nel patrimonio immobiliare, oltre 1.500 oggetti d’arte, tra cui 160 dipinti dal XV al XX secolo, circa 17.000 volumi a stampa dal XVI al XXI secolo, 480 metri lineari di documenti d’archivio dal XIV al XX secolo, e oltre 60 opere di arte contemporanea. Oltre 400.000 visitatori lo hanno visitato dal 2015 al 2020. Un numeroso pubblico che ha anche partecipato a oltre 60 eventi, convegni e mostre, immergendosi in percorsi fra storia, arte e cultura, per riscoprire questo prezioso luogo che vive e opera beneficamente nel cuore del centro storico di Napoli.