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Napoli

Presentato il cartellone 2022-2023 del teatro Tin

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NAPOLI – Dal 21 ottobre al via la prima stagione con la direzione artistica di Gianni Sallustro del teatro Tin (Teatro Instabile Napoli). “Partiamo con un grande entusiasmo – dichiara Gianni Sallustro, direttore artistico e gestore del Tin – accogliendo tantissimi artisti che ci hanno voluto accompagnare in questa esaltante avventura. Non è facile ripartire di questi tempi ma siamo sicuri di proporre una stagione di qualità che può accontentare un pubblico vario perché nel cartellone fondiamo teatro, musica e poesia. In tutte le produzioni nostre o ospitate prima di questa stagione abbiamo notato che tutti quelli che scoprono il nostro teatro restano meravigliati dalla bellezza del posto. E proprio dalla bellezza del rito collettivo del teatro ripartiamo”.

Apertura di stagione venerdì 21 ottobre alle ore 20.30 (in scena fino al 23 ottobre) con Giuliè da Romeo e Giulietta di William Shakespeare adattamento di Vincenzo Pirozzi con Antonio Ciorfito, Antonella Montanino, Gianni Sallustro, Giuseppe D’Ambrosio, Nicla Tirozzi, Rosalba Di Girolamo, Ciro Pellegrino, Vincenzo Gambocci, Davide Vallone, Tommaso Sepe, Luciano Murè, Carlo Paolo Sepe, Maria Crispo, Nancy Pia De Simone, Roberta Porricelli, Noemi Iovino

Lo spettacolo è un adattamento da Romeo e Giulietta di Shakespeare ambientato a Napoli. Il testo è quasi completamente riscritto eccetto nei momenti di incontro tra Giulietta e Romeo che l’autore ha voluto lasciare intatto per l’universalità che il testo originale offre.

Domenica 30 ottobre Gianni Lamagna propone Ll’urdemo ‘nnammurato” con Gianluca Marino, ultimo collaboratore e chitarrista di Fausto Cigliano alla chitarra. Un concerto dedicato alla canzone napoletana “dimenticata”, quella poco, o mai, cantata, Una lunga, struggente, serenata dal cuore di Napoli.

Niko Mucci il 26 e 27 novembre dirige “Io che ho amato solo te” scritto da Gianluca Cangiano interprete dello spettacolo con Roberto Cardone. Due fratelli, diversi per scelte di vita, modi di pensare e storia personale, pur avendo condiviso la giovinezza, si confrontano mettendo in discussione in un continuo gioco di ribaltamento dei ruoli, le proprie scelte etiche e la storia personale di ciascuno.

Sabato 3 e domenica 4 dicembre Antonella Maisto canta ‘O fado – l’anima e…. la sua musica! con Anita Pavone voce recitante, Edoardo Puccini alla chitarra, Salvatore Della Vecchia alla chitarra portoghese. Uno spettacolo con un repertorio che va dal vecchio al nuovo Fado Portoghese con interventi recitati di Anita Pavone di opere di Fernando Pessoa.

Gino Curcione con il suo Nummere va in scena l’8, l’11 e il 17 dicembre. In “Nummere”, una procace popolana napoletana un po’ maliarda, intesse intorno ai numeri estratti un’inesauribile fantasmagoria d’invenzioni e trovate. Il suo è un vero happening linguistico che parte dalla neutra astrattezza dei numeri, per tradursi nel più palpitante vissuto dei vicoli: spettacolarizzazione di vita vera e ripetuta.

Il 9 dicembre Roberto Michelangelo Giordi, finalista ai premi Tenco e Musicultura presenta il suo lavoro Aliene Sembianze (Edizioni Mariù): un’opera ricca, intima, sfaccettata, ideata e partorita nel biennio più difficile e impegnativo della storia recente.

Dal 29 dicembre all’8 gennaio va in scena Mater camorra – ‘O paraustiello da Squarciona adattamento da Brecht di Nicla Tirozzi e Gianni Sallustro che cura anche la regia. In questa rilettura del drammaturgo di Augusta la vicenda di “Madre Courage” è ambientata nei vicoli di Napoli e nella provincia napoletana e la guerra dei Trent’anni si trasforma nello scontro perenne fra i clan, con il surplus di degrado e animalità che questo comporta.

Il 14 e 15 gennaio Piero Zucaro in Tutta colpa di Gramsci che rappresenta in modo facilmente comprensibile l’inesauribile impegno culturale e politico del seppur detenuto Antonio Gramsci

Sabato 21 e domenica 22 gennaio Mario Perera propone Acino di fuoco liberamente ispirato alla figura di Eleonora Pimentel de Fonseca e alla rivoluzione “Napolitana” del 1799.

Venerdì 27 novembre Antonio Masullo e Gianni Sallustro propongono Binario 21: la memoria, la storia, il tentato oblio.Un viaggio tra paesi e città, campi di sterminio e ghetti, per giungere a un nuovo lato della verità storica.

Domenica 29 novembre Orgoglio ’43 da un’idea dello storico Guido D’Agostino regia di Gianni Sallustro che è anche interprete con Tommaso Sepe, Francesca Fusaro, Davide Vallone, Carlo Paolo Sepe, Nancy Pia De Simone, Noemi Iovino, Roberta Porricelli, Elisa Sodano, Maria Crispo, Antonella Montanino. Il racconto delle quattro giornate di Napoli attraverso testimonianze. Un lavoro corale che fa rivivere lo spirito, la Resistenza ed il coraggio del popolo napoletano che senza mezzi si oppose all’invasore tedesco cacciandolo dalla città in attesa dell’arrivo degli americani.

Da venerdì 10 a domenica 12 febbraio Ladyem libero adattamento da Macbeth di William Shakespeare di Vincenzo Pirozzi e Rosalba Di Girolamo.

con Rosalba Di Girolamo e Massimiliano Rossi per la regia di Vincenzo Pirozzi.

La tragedia di Macbeth, il più perfetto ritratto di quel male che è sempre latente nelle strutture di potere della società, trova la sua concreta rappresentazione nella guerra che stiamo vivendo oggi. E’ questa la guerra che fa da sfondo all’ adattamento della tragedia shakesperiana.

Sabato 18 e domenica 19 va in scena Risorgimento, vado a uccidere Re Umberto di Edgardo Bellini ed Antonio Mocciola che firma anche la regia. In scena Francesco Petrillo, Giuseppe Brandi ed Emanuele Di Simone e la partecipazione di Davide Raffaello Lauro e Francesca Davide. Passannante, Acciarito, Bresci. Tre anarchici, tre anni diversi, la stessa missione: dare un colpo al cuore alla dittatura dei Savoia. Con sconvolgenti documenti dell’epoca, lo psicodramma di un’Italia allo sbando che arma la mano di tre operai, per poi rinnegarli.

Sabato 25 e domenica 26 Mario Brancaccio e Simona Esposito in Milli e Benni di Mario Brancaccio, liberamente ispirato alla drammaturgia di E. Ionesco e S. Mrozek. Protagonista dell’atto unico è una coppia impegnata nel più classico degli esercizi coniugali: la lite.

Da venerdì 10 a domenica 12 marzo va in scena Medea da Euripide, Seneca ed altri autori Con Rosalba De Girolamo, Ciro Pellegrino, Gianni Sallustro, Nicla Tirozzi e gli attori dell’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema diretti da Gianmarco Cesario.Medea la pazza, la matricida, la strega, la gelosa, l’assassina, la straniera. Il nome del mito di questa donna è stato declinato in infiniti modi, e noi, con il nostro spettacolo, li vogliamo mettere tutti insieme, senza risparmiarci, e senza procedere in facili condanne ed in assoluzioni.

Sabato 18 e domenica 19 Tutto Esaurito con Ciro Scherma e Valeria Esposito per la regia e drammaturgia di Rodolfo Fornario. Gabriele De Angelis è un attore sulla cinquantina che Decide di compiere un atto eclatante per far parlare di sé, per avere quel poco di “fama” necessaria per poter finalmente avere il suo primo “tutto esaurito” teatrale. Rapisce quindi Giulia, la giovane figlia dell’Assessore alla cultura della sua città e si chiude con lei in un piccolo Teatro.

Sabato 25 e domenica 26 marzo torna Gianni Lamagna con Paese mio bello (Lello Giulivo, Anna Spagnuolo, Patrizia Spinosi, Michele Boné, Paolo Propoli) in #Suitenapoletana2. Un concerto a quattro voci per cantare Napoli, l’Italia, e non solo, con lo sguardo rivolto al mondo, alle passioni e le esperienze dei protagonisti. Nel programma sono presenti tutte le note, le epoche, i generi cantati e vissuti in quarant’anni e più di attività dai quattro solisti.

Sabato 15 e domenica 16 aprile Monica Pinto, Mario Di Fonzo, Giosi Cincotti in Io vorrei essere là. In questo spettacolo di teatro-canzone, in cui musica e prosa creano un’unica partitura, Tenco incarna la sua voce cantante nel corpo di una donna, raccontando le sue canzoni attraverso una sensibilità femminile che desidera rappresentare un Tenco nuovo, meno conosciuto, svelato nella sua contraddizione e fragilità, così come nella sua determinazione, nell’inquietudine come nella vitalità, nella sua necessità di denunciare l’iniquo come di esplorare i processi complessi dell’amore.

Sabato 22 e domenica 23 aprile Rosaria De Cicco ed Anna Bocchino, in M’amma non m’amma di Virgilio, Fiorito, Bucci per la regia di Giuseppe Bucci. Rosaria de Cicco e Anna Bocchino si calano, attraverso quattro testi che omaggiano “donne e attrici” del passato, nel ruolo di tanti tipi di madre, degne o indegne, casuali o negate dalle leggi, possessive o avventate… con una passione ed una intensità che donano al ruolo di madre una riflessione e uno spessore dati troppo spesso per scontati. Queste mamme, lontane dagli stereotipi, non hanno voce, che non hanno speranza, ma talvolta trovano un guizzo per il riscatto.

Sabato 6 e domenica 7 maggio è la volta di Troia City, la verità sul caso Aléxandros, liberamente ispirato ai frammenti dell’Aléxandros di Euripide testo di Antonio Piccolo con Antonio Piccolo e Marco Vidino (cordofoni e percussioni) ideazione e regia di Lino Musella. Una lavagna, dei gessetti, la sabbia, un cavalluccio rosso. Sulle tracce di una tragedia perduta, un investigatore compie un’indagine per metterne insieme i pezzi, fare luce sui vuoti, ricostruirne la vicenda e i personaggi. Il testo di partenza è «Aléxandros», opera di Euripide che ci è giunta incompleta, sorta di “prequel” della guerra di Troia.

Chiude la stagione da venerdì 19 a domenica 21 maggio BOMBONIERA La scelta dell’Oggetto non ha regole! di Giuseppe D’Ambrosio, Vincenzo Pirozzi, Genny Cuomo con Cosimo Alberti, Giuseppe D’Ambrosio, Imma Pirone, Antonella Prisco per la regia di Vincenzo Pirozzi. Prodotto da: SanitA’rt

Un negozio di bomboniere, eccentrico e colorato come eccentrico è il suo proprietario, Eddy. Ogni personaggio sfodera costumi colorati e su ognuno di loro è primordiale un unico colore Come in un film di Almodovar. Man mano i colori lasciano spazio allo “sbiadito” così come sbiadita diventa la vita di ogni personaggio perdendo ogni colore, ma quella di Eddy no! Quella di Eddy bomboniera resta un mondo di arcobaleno nonostante le difficoltà.

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