MONTEMARANO (AVELLINO) – Un evento che incoraggia le giovani generazioni all’integrazione e supera ogni ostacolo culturale. Così Antonio Infantino – musicista, poeta, geniale artista lucano che aprirà la prossima “Notte della Taranta” di Melpignano – celebra “Tarantella for Africa”, manifestazione multietnica di solidarietà in programma il 5, 6 e 7 agosto a Montemarano
(Avellino), che vede insieme volontariato, solidarietà, ma soprattutto arte, cultura, tradizioni.All’edizione 2015 di Tarantella for Africa, la partecipazione di Antonio Infantino è stata entusiasta. Il musicista di fama internazionale, che da oltre quarant’anni si dedica al free jazz, alla musica folk e alla ricerca culturale, promuove il legame musica e solidarietà. Cittadino del mondo, avendo vissuto per anni in Brasile, Belgio ed in varie città italiane, Antonio Infantino plaude all’iniziativa di Tarantella for Africa, elogiando il gruppo di lavoro. “Lo scambio è sempre arricchimento – dichiara Infantino -. Andare a Montemarano e vedere persone provenienti da varie parti del mondo, aiuta l’integrazione, fondamentale per superare i tanti ostacoli culturali, che l’attuale congiuntura sociale contribuisce ad accrescere. L’integrazione è fondamentale per una crescita anche delle nuove generazioni”. Ed ancora, continua Infantino “della partecipazione alla scorsa edizione porto nel cuore lo spirito di unione, anche tra persone totalmente diverse. La musica è stata collante accrescendo la solidarietà tra le persone. Tarantella for Africa, attraverso il ritmo incalzante dei suoni, non è solo un evento di folklore, ma apre ad una visione umanistica ed umanitaria: l’unione di solidarietà e musica ci porta ad avere coscienza dei problemi delle persone più emarginate della società, ma allo stesso tempo ci aiuta ad avere una visione globale delle difficoltà. La musica muove le persone verso un unico obiettivo, rende il cammino comune, allineando pensieri e concetti. In questo, la musica va pensata come un vessillo di pace, come la marcia di Assisi”.L’entusiasmo di Infantino per l’iniziativa è palpabile, mentre ricorda i suoi anni in Brasile e la sua ricerca di suoni ancestrali e pulsanti che ricordassero la Natura. “Nella selezione musicale della rassegna Tarantella for Africa c’è una ricerca di suoni e ritmi ternari, tipici della tarantella e simili al battito cardiaco, in un avvicinamento progressivo all’essenza umana. Così il suono assume il sapore della Terra, ma anche delle emozioni umane, parlando di sorriso, amicizia ma anche pianto e di tutte le espressioni legate alla natura umana. In questo, la tarantella montemaranese e la pizzica salentina hanno punti di contatto: le basi ritmiche sono le stesse, con il loro ritmo ternario, incalzante, che rimanda al battito del cuore, ma allo stesso tempo la radice semantica della parola «tarantella» da TAR, in aramaico, indica il cerchio. La tarantella, quindi, è un movimento circolare, la cui danza ipnotica porta alla meditazione in movimento, attraverso la quale ci si avvicina alla Natura, allontanandoci dai pensieri. Tuttavia l’originalità di ciascuna tarantella è dettata dalla diversità del territorio e dall’evoluzione della sua gente: la pizzica salentina, con il suo suono sincopato, aiuta la coscienza ad esprimersi, portando ordine nella confusione mentale. D’altro canto la tarantella montemaranese, con la sua figura legata alla divinazione e all’interpretazione dei segni, segue schemi danzanti con un proprio significato, sempre legato alle forze terrestri”.Intanto “Tarantella for Africa” si prepara all’evento multietnico in programma il 5, 6 e 7 agosto a Montemarano, curato dal direttore artistico Roberto D’Agnese, presidente della Scuola di Tarantella Montemaranese, che vede la musica come veicolo di solidarietà e strumento di integrazione culturale, attraverso la presenza di associazioni come GMA, Gruppo Missione Alem, il Centro Rifugiati SPRAR di Sant’Angelo dei Lombardi e la musica del gruppo Africa Revolution Sound, che collegheranno la realtà montemaranese con il continente africano.Numerose le iniziative in programma: conoscenza diretta del territorio grazie alla partecipazione del CAI di Avellino che il 5 agosto alle 8,30 organizzerà un’escursione a piedi al Goleto, con partenza da Montemarano, mentre nella stessa mattinata, dalle 9,30 alle 12,00, si terrà il Treno della Tarantella, a cura dell’Associazione InLocomotivi, camminata sui binari a ritmo di tarantella di Montemarano per raggiungere il Goleto. Sempre il giorno 5, dalle 16,00 alle 18,00, in piazza sarà possibile prendere lezioni di tarantella montemaranese. Ciascuna serata sarà caratterizzata da diversi momenti musicali. Il primo giorno si potrà ascoltare la musica popolare del Sud Italia con Achille e i solisti di Montemarano, i Baccanali’s e Battista e l’eco dei talenti, con ospite Luigi Cinque, Voci del Sud, Barabba Blues e Africa Revolution Sound.La manifestazione continua il giorno 6 agosto alle 8.30 con escursione a cura del Cai di Avellino (su prenotazione): alle ore 10 seminario mattutino preparazione della maccaronara, laboratorio di ricamo e seminario di fisarmonica a cura di Carmine Ioanna. Nel pomeriggio dalle 16 lezione di tarantella montemaranese e seminario di fisarmonica a cura di Carmine Ioanna. Alle 18.30 (presso Palazzo Castello) presentazione del libro “il caso Alfredino Rampi secondo i media” a cura di Romina Capone, quindi alle 21 proseguono le suggestioni musicali della musica dei balcani di Folk Nauts, la musica di Joe Petrosino e RockAmmorra, Asse Mediano, Carmine Ioanna con Zic trio. Ma si potrà entrare anche nell’atmosfera magica dell’arpa e violino di Verdiana Leone e Ivan Barbone, passando per le musiche scozzesi in divisa tradizionale del gruppo City of Rome pipe band.L’ultimo giorno, 7 agosto, comincerà con “Il percorso della tarantella”, visite guidate ai musei e al centro storico a partire dalle 9.30. Dalle 10 seminario sulla maccaronara e laboratorio del ricamo. Alle 16 presentazione del libro “Terra” di Pasquale Gallicchio e convegno sul tema “Musica popolare, energia in movimento”, con musiche di Alessandro Colmaier, che vedrà anche la partecipazione di Teresa De Sio. A seguire, alle 17.40 lezione di tarantella di Montemarano e momento dedicato alla solidarietà con la Tarantella Rosa, in collaborazione con le associazioni per la lotta ai tumori AMDOS e AMOS. L’ultima sera si preannuncia ricca di appuntamenti musicali, dai ritmi incalzati dei Bottari di Macerata Campania, Agostino Tordiglione e Pasquale Zuccarino con “Vivila” ed ancora musica dal mondo con le musiche scozzesi del City of Rome pipe band in divise tradizionali e un gruppo folkloristico proveniente dall’Algeria. La serata culminerà con Teresa De Sio in concerto con “Elettroacustica: tutto cambia”, Sasà Flauto chitarra acustica e elettrica, H.E.R. violino, Francesco Santalucia tastiere, Vittorio Longobardi basso elettrico, Pasquale Angelini batteria e percussioni.La musica sarà l’elemento attrattore anche per i bambini, con uno spazio dedicato a loro con “L’angolo dei Supereroi e la rivolta delle pecore”. A conclusione di ogni serata si terrà “O’giro pò paese”, una Tarantella Montemaranese itinerante, per i vicoli del centro storico, alla quale si potrà partecipare anche in maschera. Le radici culturali irpine saranno riscoperte anche con lezioni sulla preparazione della pasta fatta in casa e sul ricamo, oltre che con la degustazione di piatti tipici della gastronomia locale. Non solo musica, ma anche fotografia, con il concorso fotografico Tarantella for Africa “FotoFestival” (il premio è un week end per due persone al carnevale di Montemarano – info e regolamento su www.tarantellaforafrica.it) e cinema, con la proiezione, ogni sera, dei video realizzati dai ragazzi dell’istituto comprensivo “A. di Meo”, in cui i ragazzi recitano gli articoli della carta dei diritti umani. Saranno presenti stand enogastronomici con prodotti tipici irpini, maccaronara, caciocavallo impiccato, panini con salsiccia, carne e pipicielli e tanto altro, tutto accompagnato dal vino delle cantine di Montemarano. Infine, sarà coniata la moneta della manifestazione e ci saranno stand cambio sparsi lungo il percorso.