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NAPOLI – Sarà in scena al Teatro La Giostra/Speranzella 81, venerdì 9 marzo 2018 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 11), lo spettacolo Un sasso nella testa per la regia di Andrea Renzi con Francesco Paglino, autore con Fabio D’Addio anche del testo, liberamente tratto dal romanzo “Spider” di Patrick McGrath.

 

Presentato da Teatri Uniti, Un sasso nella testa è la storia di un figlio che ha visto il padre uccidere la madre, da lei abbandonato ancora ragazzino. Ma è, soprattutto, la storia di un uomo che, a voce alta dal suo sgabuzzino, ne ricostruisce i dolorosi passaggi cercando la sua verità.

Non una storia univoca dal percorso agevole, ma un racconto nutrito da molteplici voci ed emozioni all’ombra delle quali si è evoluta l’intera esistenza di un uomo. Francesco Paglino è Agostino, il protagonista, che da solo, nella penombra di una realtà troppo dolorosa, racconta le sue ossessioni, le sue atroci memorie.

Come un ragno tesse la sua tela, così la memoria di Agostino intreccia ossessivamente i fili della propria realtà, a tratti lucida e a tratti oscurata dalla schizofrenia, legandoli a doppio giro alla vita di coloro che l’hanno lasciato in un angolo buio a fare i conti con un orrore troppo grande da sopportare per un bambino. Orfano di madre, per mano dello stesso padre, è costretto a subire la presenza di un rimpiazzo volgare e carnale, la prostituta Gilda.

“Tutto nasce – sottolinea Andrea Renzi – dal desiderio di creare un’occasione di approfondimento drammaturgico, a partire dall’esperienza attoriale per arrivare alla costruzione di un monologo.  Un percorso che adatta il soggetto originale di Patrick McGrath a una realtà e a un contesto sociale a noi più vicino. Sicuramente riconoscibile e riconducibile a tante degradate esperienze di cui la cronaca fornisce tracce evidenti nel vissuto della nostra sterminata provincia”.

Un’esperienza di scrittura e di drammaturgia che parte da un lavoro sul campo realizzato negli anni da Francesco Paglino (attore per Paolo Sorrentino, Stefano Incerti e Roberto Faenza al cinema e per Renato Carpentieri, Enrique Vargas, Remondi e Caporossi, Andrea Renzi e Toni Servillo in teatro) attraverso molteplici laboratori teatrali realizzati nei dipartimenti di salute mentale.

“Lo sviluppo della storia – aggiunge l’autore e interprete Francesco Paglino – ha un andamento da thriller psicologico e, nel rivelare via via inquietanti particolari,  avvolge il protagonista di nuova tenebra. Ho immaginato di dare la parola a un malato di mente con una grande storia da raccontare”.

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