NAPOLI – L’impatto economico negativo del Covid-19 sul loro business potrebbe esaurirsi nell’arco dei prossimi 6-12 mesi e una quota maggiore rispetto al resto d’Italia (19% contro 13% della media italiana) pensa che di mesi ne potrebbero bastare anche 6. È il parere espresso da manager e imprenditori campani intervistati nell’ultimo European Payment Report (EPR) di Intrum, il principale operatore europeo nei credit services, che ha intervistato più di 11.000 imprese di 29 paesi europei. In risposta alla crisi il 32% delle aziende campane (24% Italia) ha in programma di rendere più sicuri e veloci i pagamenti dei clienti. Il 57% degli intervistati (49% media Italia), infatti, considera problematico ricevere i pagamenti in tempi troppo lunghi.

Per quanto riguarda i tempi medi di pagamento, sul versante consumatori finali le risposte di manager e imprenditori della regione sono in linea con la media nazionale anche se oltre 51 giorni e fino a 75 le percentuali della regione sono un po’ più alte (11% contro 6% Italia). Lato corporate in Campania i tempi sono più dilatati: il 43% ha risposto di incassare specialmente fra 31 e 50 giorni contro il 30% della media Italia. Analogamente tempi più lenti anche dalla pubblica amministrazione: per il 40% degli intervistati nella regione i pagamenti arrivano fra 51 e 75 giorni a fronte di un 32% di media italiana.

Rispetto a termini di pagamento troppo lunghi, il 40% delle aziende campane (31% Italia) auspica da parte delle istituzioni soprattutto l’introduzione a livello nazionale di modalità per facilitare una mediazione o un arbitrato.

L’EPR di Intrum ha cercato di indagare anche in quanto tempo manager e imprenditori campani stimano che la regione possa diventare “cashless”, ossia quando farà ricorso esclusivamente alla moneta elettronica. Il dato è in linea con la media italiana: per il 54% pensa che ci vorranno 10 anni ma sono di più quelli che ritengono non si arriverà mai a questo risultato: 29% contro 25% media nazionale.

“A tutti i livelli – ha commentato Antonio Rabossi, Operations Director di Intrum Italy – le aziende sono concordi nel ritenere la sana gestione del credito l’elemento chiave per la ripresa economica nella fase post-pandemica. Una sana gestione del credito investe l’impresa di un ruolo sociale: per il 67% delle aziende italiane (69% in Europa) che abbiamo intervistato, il pagamento dei fornitori nei tempi concordati è una delle componenti della responsabilità sociale d’impresa”.

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