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Napoli, dove sei finito? Al Milan basta un gol

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NAPOLI (Di Anna Calì – fonte foto ssc Napoli) – Un Napoli che viaggia su due altalene, alternandosi tra “La noia” e “che confusione”. Si è passati dalla noia di Sanremo con Angelina Mango alla noia di Mazzarri.

Qualcosa continua a non funzionare, non è forse il caso di spiegare il perché una partita la giocano egregiamente andando persino a ribaltare il risultato e la partita successiva invece si fa un passo indietro? Un campionato ormai che resterà un mistero, con tanti interrogativi e poche risposte. Questa partita doveva essere quella decisiva per iniziare a siglare un posto nella zona Champions, ma evidentemente non rientra nelle priorità della squadra e dell’allenatore, altrimenti non ci sarebbero altre spiegazioni.

Un Napoli che approda a San Siro con mentalità e fisico, sopratutto per i primi 25′, dove ad attaccare è soltanto la squadra ospite che annienta totalmente il Milan e riesce a creare qualcosa ma al 25′ ecco che arriva il primo tiro in porta e Hernandez sigla la vittoria ed è da questo momento che si inizia ad assistere a un vero e proprio peggioramento del Napoli. Si è passati dall’essere presente, attivi, ben piazzati all’essere confusionari e soprattutto molto slegati fra loro e con tantissimi errori, lo stesso Anguissa ha fatto rimpiangere Cajuste.

L’unico che è rimasto attivo è stato il georgiano Kvara, ma è altamente impossibile averne 11 in campo, ha velocità, tecnica e peccato per le occasioni non andate in porta.

Il campanello d’allarme più grave resta sempre lo stesso: ormai non si tira più in porta e, se ciò non accade, come si può pretendere di vincere? Questo è stato facilmente riscontrato in un calcio d’angolo ottenuto soltanto nella metà del secondo tempo.

Confusione anche per quanto riguarda i cambi, Mazzarri dovrebbe spiegarci perché mettere fuori Simeone e far entrare Raspadori, quando poi, lo stesso Cholito era capace di creare qualche verticalizzazione in più. Totalmente assente Di Lorenzo, con lui ormai giochiamo sempre le partite in 10 ed è il peggior Giovanni dell’era Napoli.

Ben presente Politano, mentre totalmente errato inserire uno Zielinski che per quanto abbia potuto donare tanto alla città, ai tifosi e alla sua squadra, ormai il suo tempo è andato, è giusto che sia Lindstrom a prendere il suo posto e, pensare che c’è stato un caso mediatico per “l’esclusione da zona Champions”.

Alla luce di ciò, qualsiasi formazione sembra che non calzi più a pennello per il Napoli e il nervosismo, l’ansia di Mazzarri e il malumore stampato sulla faccia di De Laurentiis dicono tanto.

È giusto dare fiducia ai nuovi acquisti, soprattutto a Lindstrom che con il suo ingresso in campo, comunque ha ristabilito un po’ gli equilibri.

Devono ritrovare un attimo di lucidità mentale, considerando che fra poco inizierà la Champions e, non siamo all’altezza per affrontare una competizione Europea.

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