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Napoli

Quella gioia durata troppo poco…

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NAPOLI (di Raffaele De Lucia) – Una data da ricordare e festeggiare così come è stato il 10 maggio del 1987 e il 29 aprile del 1990.

Il 4 maggio per Napoli e i suoi  tifosi vuol dire felicità, festa, riscatto. Una gioia tricolore quella del terzo scudetto, però, durata troppo poco tempo, meno di un anno.

L’Inter infatti è riuscita a strappare dal petto  degli azzurri io tricolore in 355 giorni.

Una vittoria goduta poco, troppo poco, per chi come tanti ha atteso con ansia di festeggiare di urlare la parola “Campioni” per 33 anni.

Una città vestita a festa per mesi e oggi di quella festa restano soltanto alcuni drappi e bandiere che hanno resistito al vento e agli agenti atmosferici, e che danno nitidamente l’idea che la festa é finita.

Il Napoli di quest’anno non è più il Napoli di Spalletti che, da oggi è possibile ammirare anche al cinema, all’interno di quella pellicola dal titolo “Sarò con te”, che mette i brividi e lascia sul viso il solco di una lacrima di gioia ma anche di tanta e amara tristezza.

Non bisogna vincere per forza, non bisogna vincere ogni anno, ma almeno si doveva avere la forza e la volontà di difendere quel titolo di campioni d’Italia che, non è della squadra e nemmeno del presidente, ma è di una città che con questa annata disgraziata ha dovuto fare i conti senza purtroppo poter cambiare il corso della storia.

Sono troppi i punti di distacco dalla prima in classifica, è stato sbagliato tutto fin dall’estate quando tutti credevano che il Napoli quanto meno sarebbe arrivato nelle prime quattro e avrebbe potuto combattere per portare a casa almeno un trofeo.

Mancano quattro gare poi ci si dirà addio. Mancano quattro gare poi bisognerà programmare il futuro.

Chi non se la sente di vestire la maglia azzurra deve lasciare. Resterà comunque nella bacheca dei ricordi ma non è degno più di indossare la maglia azzurra.

Lo scudetto è stato una bella favola che potremmo raccontare ai nostri figli e ai nostri nipoti mai però sostituendo le storie precedenti. Ognuna ha il suo sapore, ognuna racconta un’emozione, un ricordo legato anche ai tanti tifosi che non ci sono più ma anche a chi ha reso grande la nostra città come Diego Armando Maradona che resterà immortale non solo nei vicoli,nelle mura e nele voci  della nostra città ma anche nel racconto di quei meravigliosi anni che hanno poi segnato l’inizio della storia recente di successi del calcio Napoli. Alla figura di Diego si sono aggiunti altri protagonisti recenti vincenti e che meritano di essere ricordati così come è giusto che sia. Ma con alcuni di loro bisogna adesso salutarsi. In molti hanno voluto anteporre il loro interesse personale a quello che invece è lo spirito di gruppo. Non esiste più una squadra o meglio esiste sulla carta e adesso va riorganizzata e soprattutto ricostruita partendo da chi ha voglia e fame di vittoria. Napoli merita di più, merita amore ma soprattutto rispetto.

FORZA NAPOLI

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