NAPOLI – Da Napoli una speranaza per tutto il mondo contro il Covid-19. La cura sperimentale messa in piedi da un team di medici partenopei sta avendo risultati molto positivi.

Il tocilizumab, a quanto pare è efficace nel trattamento della polmonite interstiziale causata dal coronavirus: “Da Nord a Sud il farmaco sta rispondendo bene – spiega il professor Paolo Ascierto, presidente Fondazione Melanoma e direttore dell’Unita’ di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto tumori Pascale di Napoli- ad oggi sono trattati ben 50 pazienti.

A Fano e Pesaro su 11 pazienti 8 sono migliorati in 24 ore! Anche a Cosenza i pazienti hanno avuto miglioramenti. Da noi a Napoli 3 sono migliorati, 2 sono stabili e uno e’ deceduto per uno stress respiratorio molto forte.

Al momento sono 11 i pazienti affetti da Covid-19 trattati nell’azienda ospedaliera Marche Nord con il farmaco ‘Tocilizumab’ per la cura dell’artrite”.

“Dalle prime somministrazioni – spiega il direttore del Dipartimento di emergenza urgenza di Marche Nord, Michele Tempesta – nei pazienti già molto gravi, intubati e già in Rianimazione, a cui viene somministrato il farmaco, si registra un lieve miglioramento, mentre sono più evidenti le ricadute positive nei ricoverati non ancora intubati. Siamo ancora in una fase di sperimentazione e cautela”.

Va meglio per quanto riguarda la somministrazione ai casi meno gravi: “In questi degenti – spiega il responsabile del pronto soccorso del Santa Croce di Fano, Giancarlo Titolo – che clinicamente mostrano dei peggioramenti, in particolare nella saturazione, su questi il 70-80% mostra miglioramenti evidenti già nelle prime 24 ore.

Insomma possiamo dirci soddisfatti ma ancora continuiamo ad essere cauti fini a che non avremo evidente scientifiche”.

“Serve un Laboratorio di Ricerca al più presto. Qui all’Istituto Pascale abbiamo individuato un farmaco, il tocilizumab, l’anticorpo monoclonale utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide che si è rivelato realmente efficace per combattere la polmonite da Covid-19.

Ma questo è solo l’inizio, la Ricerca deve andare avanti.

Vi chiedo di aderire alla raccolta fondi su Gofundme che consentirà alla mia equipe dell’Istituto Tumori Pascale e all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di realizzare in pochi giorni un laboratorio di ricerca per studiare la genetica del virus.

Perchè è vitale studiarlo qui e ora? Prima impariamo a conoscerlo, prima capiamo come muta, prima possiamo anticiparlo, aggredirlo con terapie sempre più efficaci. Prima la Ricerca può salvare vite umane.

Potete fare una donazione sul sito Gofundme al link ↓↓↓

https://www.gofundme.com/f/8f3ac-coronavirus-aiutiamo-la-ri…

Ora più che mai ci occorre il vostro sostegno.

Il coronavirus rappresenta oggi un nemico e, come per tutti i nemici: Più si conosce, prima si sconfigge”.

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? CORONAVIRUS: Serve un Laboratorio di Ricerca al più presto.Qui all'Istituto Pascale abbiamo individuato un farmaco, il tocilizumab, l’anticorpo monoclonale utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide che si è rivelato realmente efficace per combattere la polmonite da Covid-19. Ma questo è solo l'inizio, la Ricerca deve andare avanti. Vi chiedo di aderire alla raccolta fondi su Gofundme che consentirà alla mia equipe dell'Istituto Tumori Pascale e all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di realizzare in pochi giorni un laboratorio di ricerca per studiare la genetica del virus. Perchè è vitale studiarlo qui e ora?Prima impariamo a conoscerlo, prima capiamo come muta, prima possiamo anticiparlo, aggredirlo con terapie sempre più efficaci. Prima la Ricerca può salvare vite umane. Potete fare una donazione sul sito Gofundme al link ↓↓↓https://www.gofundme.com/f/8f3ac-coronavirus-aiutiamo-la-ricerca-del-dott-ascierto Ora più che mai ci occorre il vostro sostegno. Il coronavirus rappresenta oggi un nemico e, come per tutti i nemici: Più si conosce, prima si sconfigge.

Pubblicato da Dott. Paolo Antonio Ascierto – Oncologo e ricercatore italiano su Sabato 14 marzo 2020

Che cos’è il Tocilizumab?

Il Tocilizumab, prodotto da La Roche, è un farmaco usato per il trattamento dell’artrite reumatoide, una delle tante malattie autoimmuni. La sua funzione è infatti quella di immunosopressore siccome interviene contro una risposta eccessiva del sistema immunitario.

Serve contro il virus SARS-Cov-2?

No! Serve a combattere un problema causato dal virus, ossia un eccessiva risposta del sistema immunitario. Ne aveva parlato lo scienziato Guido Silvestri, docente presso la Emory University di Atlanta e fondatore con Roberto Burioni del Patto trasversale per la scienza, in un post Facebook del 10 marzo 2020.

La Roche fornirà gratis il farmaco
Sul sito ufficiale dell’azienda produttrice del farmaco leggiamo il seguente comunicato:

Con l’operazione “Roche si fa in 4”, l’azienda ha deciso di rispondere innanzitutto al bisogno più urgente indotto dalla pandemia: la necessità di disporre di farmaci utili a contrastare l’aggravamento delle condizioni di salute dei pazienti positivi al virus SARS-CoV-2. Il gruppo si impegna a fornire gratuitamente per il periodo dell’emergenza, tocilizumab (RoActemra) a tutte le Regioni che ne facciano richiesta, fatte salve le scorte necessarie a consentire la continuità terapeutica ai pazienti affetti da patologie per cui il prodotto è autorizzato. Il farmaco, attualmente impiegato per il trattamento dell’artrite reumatoide, non è indicato per il trattamento della polmonite da Covid-19, ma la comunità scientifica sta dimostrando interesse al suo utilizzo dopo l’inserimento nelle linee guida cinesi.

Intanto la Clinica di Malattie infettive dell’Ospedale di Chieti comincerà a somministrare a breve un farmaco sperimentale che apre nuove speranze per la cura dei pazienti con Covid-19. Si tratta del Remdesivir, antivirale nella classe degli analoghi nucleotidici, sviluppato originariamente per la malattia da virus Ebola e le infezioni da virus Marburg. Arrivato pochi giorni fa in Italia, il farmaco si sta dimostrando una delle opzioni terapeutiche più efficaci nel trattamento dei casi più gravi di infezioni da Nuovo Coronavirus. La Clinica teatina, diretta da Jacopo Vecchiet, ha completato il necessario iter di approvazione con il Comitato etico e inizierà la somministrazione nei pazienti più complessi.

L’unità operativa di Terapia intensiva, di cui è responsabile Salvatore Maurizio Maggiore, in collaborazione con le Malattie infettive, sta già utilizzando per alcuni pazienti il Tocilizumab, altro farmaco sperimentale che agisce sulle complicanze del virus e sembra dare risultati incoraggianti.

Al momento in Malattie infettive a Chieti sono ricoverate nove persone con Covid-19, altre quattro sono in trattamento intensivo. (ANSA)

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