POMPEI – In quella che per oltre un secolo fu la stazione di Pompei della Strada Ferrata Napoli-Nocera, oggi è nato il ristorante “La Gare” grazie al progetto lungimirante portato avanti da alcuni giovani imprenditori pompeiani, tra cui l’ingegnere Carmine Costantino, coadiuvati dalle ricerche storiche dell’ingegner Flavio Russo.

“La Gare” (dal francese “la stazione”, appunto) è un locale che porta gli ospiti indietro nel tempo, fino alle origini storiche delle ferrovie in Italia. Fino al 1844, precisamente, quando la Strada Ferrata Napoli-Nocera raggiunse il suo capolinea in provincia di Salerno, passando da Pompei dopo essersi lasciata alle spalle la diramazione per Castellammare.

Per questo “La Gare” (a Pompei, in via Plinio 129) ripropone nella location la linea architettonica dell’antica stazione borbonica. E sempre per agevolare la fantasia, il personale di sala indossa le vetuste uniformi dei ferrovieri borbonici.

Sebbene inizialmente non prevista, quella di Pompei Scavi era la più piccola fermata inserita lungo il primo tracciato ferroviario in Italia. Sorse a breve distanza dall’accesso agli Scavi: opzione all’epoca imposta dalla crescente rilevanza dell’area archeologia, man mano che la città antica veniva disseppellita.

Fu conosciuta persino dal pontefice Pio IX, che ne percorse il breve vialetto rettilineo che conduceva agli Scavi in occasione della sua visita nel 1849. Dall’inaugurazione sono trascorsi circa 180 anni. La vecchia stazione fu dismessa nel 1960 in favore della nuova realizzata in asse con la Basilica.

Solo grazie alla sua ottima e solida struttura il piccolo edificio risulta ancora identificabile ed oggi è rinato, accogliendo il ristorante “La Gare”. Qui gli ospiti si troveranno seduti a mangiare in un’autentica sala d’aspetto di una stazione ferroviaria del XIX secolo.

Anche la proposta gastronomica del ristorante “La Gare” fa riferimento al periodo storico che ha visto i natali di questo edificio ottocentesco. La cucina del locale, infatti, trova la sua ispirazione nell’arco temporale del Regno Borbonico, ovvero negli anni compresi tra il 1734 ed il 1861. Un periodo storicamente considerato come l’apice del buon gusto e del sapore per la ristorazione partenopea ottocentesca, pur nell’assoluta semplicità degli ingredienti utilizzati. Una “golden age” la cui influenza si riflette ancora sulla moderna cucina Napoletana, apprezzata in tutto il mondo.

Nel menù de “La Gare”, quindi, trovano spazio le ricette più famose di Napoli e del Vesuviano. Il richiamo all’antica ferrovia Borbonica è anche nei vini. Sulle tavole de “La Gare” risaltano pregiate bottiglie di vini prodotti dai gestori, etichettate “Chemin de fer de Naples à Nocera et Castellammare”, ottenuti dalle vigne attraversate dall’antico binario e designati secondo le rispettive precipue peculiarità organolettiche.

Naturalmente nel menù del locale sorto nell’ex stazione ferroviaria non può mancare l’altro pezzo forte della gastronomia partenopea: la pizza, con tutto il suo patrimonio di gusto e di genuinità. Insomma “La Gare” a Pompei è una vera “stazione del gusto” partenopeo e la fermata appare quanto mai opportuna.

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