MAIORI – Inaugura giovedì 20 febbraio nelle sale di Palazzo Mezzacapo a Maiori (Sa), una nuova tappa di “Biopics3 – The End”; l’originale progetto artistico del pittore ed illustratore modenese Fabio Govoni dedicato al cinema biografico. A far rivivere i grandi personaggi dell’umanità nei volti presi in prestito dai divi del cinema, circa 30 opere uniche su tela e pregiata carta d’ Amalfi “Amatruda”.
Una mostra a cura di Nello Arionte che segue il successo già ottenuto lo scorso settembre al Castel dell’Ovo di Napoli, e che gli organizzatori del Gran Carnevale di Maiori in collaborazione con “Promuoviamoarte” e “Bell’Arte”, hanno voluto presentare per celebrare il connubio tra Arte e Cinema nel centenario della nascita di Federico Fellini.
Un viaggio tra divi del grande schermo e pellicole cult, che hanno saputo narrare vicende, sentimenti e curiosità, di personaggi che la storia, la politica, la musica, la pittura e molto altro, hanno reso celebri ed immortali. Interpretazioni tanto eloquenti, non solo da rientrare di diritto nella storia del cinema, ma addirittura fondersi, e spesso confondersi, con la realtà stessa, in un sottile gioco di parti che è essenza stessa di questa singolare esposizione. Un moderno “trompe l’oeil”, testimoniato anche dai titoli delle opere, in cui convivono il nome del personaggio e quello dell’attore. Una sequenza di volti rubati alla celluloide, ma con più livelli di lettura: da quella più immediatamente legata alla mimesi del personaggio; ad una più orientata a sollecitare l’approfondimento della personalità ritratta al di là del mito cinematografico, facendo leva sull’accesso facilitato alle informazioni offerte da internet, ma sollevando al contempo, inediti dilemmi di fronte alla società ipertecnologica.
Aspetto quest’ultimo, che si evidenzia soprattutto nei lavori più recenti dell’autore, in cui la lunga parabola analitica di questo progetto avviato nel 2012, sembra risolversi in una maggiore libertà espressiva che ossequia il fumetto caricandolo però di una ironica velatura di amarezza.
Diventano così emblematiche di “BioPics3” le diverse versioni di “Freddie Malek”, in cui un esordiente Rami Malek, riesce ad entrare nel profondo del suo personaggio valicando l’inespugnabile iconicità del frontman dei Queen, restituendoci un talento introverso, fragile e in conflitto con se stesso, che Govoni, catapultandolo nei giorni nostri, raffigura intento a cancellare il suo profilo social per non lasciare traccia della sua vera identità. Una manifesta riflessione sul rapporto tra reale e virtuale, due concetti considerati spesso contrapposti, ma che, in una società informatizzata, sempre più si intersecano per trovare nuovi equilibri e ridefinizioni. Attese che l’artista auspica per scongiurare un futuro esasperato dalla tecnologia, dove, come nel “Silvio Servillo” ispirato a Futurama, gli uomini si trovino a convivere con robot e creature aliene che posseggono stessi vizi e virtù. Un originale evento artistico, che dopo molteplici città italiane approda in Costiera Amalfitana, aprendo di fatto la quarantasettesima edizione del Gran Carnevale Maiorese, che fino al 1 Marzo (ad ingresso gratuito) arricchirà il già fitto programma di appuntamenti (www.grancarnevaledimaiori.it), includendo inoltre, un interessante progetto didattico rivolto al recupero e alla conoscenza delle tradizioni carnevalesche e allo sviluppo della creatività, di cui saranno protagonisti i giovani allievi dell’ I.C. “Socrate – Mallardo” di Napoli.

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