Il 27 gennaio, infatti, è una data simbolica per la storia europea: ricorre l’anniversario della liberazione dei deportati dal lager di Auschwitz, segnando di fatto la fine dell’olocausto (1945). La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono al mondo, per la prima volta, l’orrore del genocidio nazifascista: non solo i testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati.
Affinché sia sempre vivo il ricordo di questa pagina orribile della storia del novecento, le iniziative presentate, che si articoleranno dal 23 al 26 gennaio, si rivolgono principalmente ai giovani e agli strumenti napoletani. Sono previsti, infatti, incontri pubblici e celebrazioni ufficiali che rinnovano, l’impegno dell’Ente locale contro ogni forma di persecuzione e discriminazione razziale, religiosa, politica, culturale o sessuale allo scopo di evitare il perpetuarsi di simili crimini e nefandezze.
Ricordando la Memoria, si può scrivere un nuovo futuro.
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