NAPOLI – La lettura come cura, come strumento di auto-analisi, come sollievo dagli affanni e dalla malattia: è questa l’idea che sottende il progetto di booktherapy “LIBERaMente”, la biblioteca dell’A.O.U. Federico II che verrà presentata sabato 19 ottobre dalle ore 11.15 alle ore 13.15 nell’Aula Piccola Sud (Via Pansini 5), nell’ambito della terza edizione dell’Atelier della Salute.
Partendo dall’idea che le parole, la lettura e la diffusione della cultura sono armi importanti per prendersi cura di sé, degli altri e del territorio circostante, l’Azienda Ospedaliera e la Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II con la Fondazione Premio Napoli hanno dato vita ad un ambizioso progetto: promuovere a Napoli la booktherapy nei percorsi di cura.
In altre parole il prof. Maurizio Bifulco, responsabile del progetto insieme alla dott.ssa Gloria Castagnolo che gestirà lo spazio, ha tradotto in realtà la convinzione che i libri, soprattutto se scelti bene, possano essere una medicina e rappresentare un richiamo alla vita, un momento di svago e sollievo durante il periodo di degenza.
Non solo: lo spirito dell’iniziativa è quello di coinvolgere la cittadinanza in modo attivo, rendendo accessibile la biblioteca per chiunque si rechi al Policlinico per cure ed esami o per accompagnare un proprio caro. La biblioteca, inoltre, è destinata anche a tutto il personale docente e tecnico-amministrativo, nonché agli studenti e al personale sanitario.
La giornata di sabato si aprirà con i saluti dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, Roberta Gaeta; con le testimonianze degli esperti del settore biblioteconomico, della Psicologia clinica, del mondo della cultura, del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche, l’Associazione Liber@Arte promotrice del Salone del Libro di Napoli, oltre alla Fondazione Premio Napoli.