NAPOLI – Il Covid torna a spaventare l’Italia e Napoli, dove si è registrata un’impennata dei contagi, come ha spiegato il professor Gennaro d’Amato pneumologo ed ex primario del Cardarelli:

“Noi stiamo osservando parecchie persone con la febbre e questa febbre può essere da ripresa del Covid soprattutto in soggetti che non si sono vaccinati oppure da influenza o altri virus respiratori”.

Una situazione che sommata al picco di influenze e polmoniti che sta colpendo il territorio, genera non poche preoccupazioni, soprattutto sul versante dei posti disponibili nelle strutture ospedaliere, a rischio sovraffollamento.

Caso esemplare quello dell’ospedale Cotugno, dove nelle ultime due settimane sono raddoppiati i posti letto occupati per Covid, passati da 10 a 20 Altro elemento allarmante è quello della campagna vaccinale, che procede a rilento. Sono meno di 5000, infatti, le dosi di vaccino somministrate. Dato che appare ancora più significativo se confrontato con quello delle vaccinazioni antiinfluenzali, che a Napoli hanno interessato circa 100mila persone. È sempre Gennaro d’Amato a sottolineare l’importanza dei vaccini, non solo quelli per il Covid, soprattutto in pazienti fragili:

“Le persone non sono propense a vaccinarsi e questo è un errore. Noi sappiamo che la vaccinazione anti-influenziale protegge bene. Attenzione, quest’anno abbiamo avuto molti focolai di broncopolmonite da batteri in soggetti che hanno avuto influenza e che non erano vaccinati. Il vaccino anti-influenziale funziona, ripeto, bene e protegge verso un numero notevole di ceppi, per cui io consiglio, chiaramente possono farli anche tutti. Poi sta andando anche peggio purtroppo la vaccinazione anti covid e quella perché alcune persone dice ma io ho già l’ha avuto il covid, ripeto dopo quattro mesi da un’infezione o da una vaccinazione precedente non c’è più immunità, gli anticorpi non ci sono più”.

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