NAPOLI – Nessun incontro a breve tra le Sardine e il governatore uscente della Campania Vincenzo De Luca che in una lettera aperta aveva chiesto un confronto sui contenuti al movimento.

“Abbiamo risposto a De Luca che l’ interlocutore non sono io – dice il portavoce nazionale delle Sardine Mattia Santori a margine del flash mob antisalvini e per il diritto al lavoro in corso a piazza Dante a Napoli – casomai le sardine campane, ma soprattutto i potenziali alleati di una coalizione.

Se in Emilia Romagna l’esperimento delle sardine ha funzionato – ricorda – è perché era chiaro il nemico, tanto quanto l’approdo cui andare. Abbiamo chiesto a De Luca un passo di lato non per farsi da parte, non per dire che ha sbagliato tutto della sua amministrazione, ma per dire che in questo momento probabilmente può aiutare la coalizione di centrosinistra a trovare un nome più unitario”.”Il trasformismo non paga e lui sa benissimo che non è un ospite gradito”.

Lo ha detto Mattia Santori, leader delle Sardine, a Napoli in visita allo stabilimento Whirlpool di via Argine, parlando della visita del segretario della Lega Matteo Salvini, che nel pomeriggio sarà in città. “Non è facile – ha affermato – praticare trasformismo in un territorio come Napoli e come il Sud”.

Stasera, in piazza Dante, le Sardine terranno una loro manifestazione, più o meno in concomitanza con la presenza di Salvini. “Stasera da una parte, c’è chi parlerà di lavoro – ha sottolineato – e chi invece cercherà di convincere i napoletani che non vuole più lavarli con il fuoco, questo farà la differenza”. “Salvini è lo stesso che alla prima occasione di Governo avuta, l’ha buttata via per un personalismo, per chiedere pieni poteri – ha concluso – Come ci si fa a fidare di una persona che mira al personalismo? In Italia è una brutta malattia”.

Alcune decine di aderenti ai centri sociali hanno dato inizio ad un presidio contro il leader della Lega Matteo Salvini in Via Toledo, a Napoli. A terra è stato collocato uno striscione con l’ immagine di Salvini coperta da un segnale di divieto e la scritta “Napoli non dimentica”.

Il leader della Lega, definito “assassino” su uno dei cartelli esposti, è raffigurato in un fotomontaggio con una svastica disegnata sul petto.

Al microfono, uno degli organizzatori della manifestazione ha affermato che “Napoli è aperta a tutti, ma non a Salvini”. Forte lo spiegamento di forze dell’ordine che hanno disposto a pettine decine di cellulari tra via Toledo e via Santa Brigida per bloccare eventuali tentativi di spostamento dei manifestanti che distano circa 400 metri dal Teatro Augusteo,dove è in programma la manifestazione della Lega.(ANSA)

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