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NAPOLI – Si infiamma lo scontro in campagna elettorale a Napoli. Ad accendere le polemiche è un video in cui de Magistris attacca il premier durante una manifestazione elettorale: “Renzi vai a casa, ti devi cagare sotto, devi avere paura”. “Napoli capitale, Sud ribelle, potere al popolo. E’ il popolo che scrive la storia”

, incalza de Magistris acclamato dalla folla. Frasi alle quali oggi ha risposto Valeria Valente: “Sta utilizzando toni vergognosi, carichi di violenza, indegni per il sindaco della terza città d’Italia”. E Lettieri: “Attacca come un invasato Renzie il Governo. Il sindaco uscente appare in questa fase visibilmente alterato, credo sia il caso di sottoporlo all’antidoping”.”Da Luigi de Magistris non accetto nessuna lezione etica né politica. Proprio lui non può parlare delle primarie, che per il Pd sono una grande festa di partecipazione democratica. Il nostro è un partito che si confronta con i suoi elettori; de Magistris invece propone una gestione accentratrice, tipica da regime autoritario”. Così Antonio Borriello (Pd), consigliere al Comune di Napoli, replica a Luigi de Magistris. “Il sindaco, pur di distogliere l’opinione pubblica dai suoi fallimenti, fa ricorso ad alcune bassezze, strumentalizzate in campagna elettorale, frutto di una morbosità rancorosa verso la mia persona. A de Magistris ricordo che dovrebbe parlare dello stato in cui versa Napoli. Le periferie abbandonate, l’abusivismo dilagante, l’igiene urbano inesistente, i trasporti urbani inefficienti descrivono bene la vergognosa situazione in cui è ridotta la città. Una situazione degradante rafforzata dall’isolamento istituzionale in cui la città è stata trascinata per la manifesta incapacità e la boria ideologica del sindaco uscente”, conclude Borriello.”Le dimissioni di Alessandra Clemente da assessore sono ipocrite e tardive”. Lo scrive, in una nota, Giovanni Tagliaferri, coordinatore del think tank under 35 Giovani in Corsa. “La Clemente da mesi è in campagna elettorale – prosegue Tagliaferri – prima ha provato ad organizzare una lista di giovani a sostegno di De Magistris, poi, poichè non è riuscita a trovare giovani disposi a candidarsi con lei e con il suo sindaco sempre più solo e isolato, ha ripiegato sul ruolo comodo di capolista.Fortunatamente siamo quasi al capolinea di queste sceneggiate inconcludenti. A breve non sentiremo più parlare di delibere da approvare per favorire fidanzati di assessori. A breve non avremo più un assessore ai selfie e alle feste, ma finalmente un assessore ai giovani. Che partirà dall’ascolto dei giovani delle periferie”.”Con le minacce al presidente del Consiglio, de Magistris ha toccato il fondo. Comprendiamo il suo nervosismo perché il Governo sta intervenendo dove lui ha fallito per cinque anni, ma non pensavamo che un rappresentante delle istituzioni potesse arrivare così in basso. Chi ha torto urla, quindi lasciamo a lui le volgarità e i toni scellerati, noi continuiamo a pensare ai napoletani”. A dirlo è il segretario regionale del Pd Campania, Assunta Tartaglione.

 

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