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Napoli

Bimba morta nell’auto al campo rom: forse vittima abusi

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GIUGLIANO- La bimba di tre anni e mezzo trovata morta in un’autovettura nei pressi del campo rom del Rione Scampia a Napoli il 10 luglio scorso sarebbe stata vittima di ripetuti abusi sessuali. É l’ipotesi avanzata dagli inquirenti sulla base dall’esame medico-legale disposto dalla procura.

La piccola sarebbe morta soffocata da un boccone di mozzarella. É stata arrestata con l’accusa di abbandono di minore una zia della bimba, di nazionalità macedone, alla quale la piccola era stata affidata in custodia dalla mamma.

“Sulla vicenda della bambina morta nel campo rom di Scampia bisogna fare massima chiarezza anche perché le ricostruzioni che stanno emergendo sono agghiaccianti. Se la bambina è stata vittima di ripetuti abusi sessuali che non solo non sono stati denunciati ma addirittura coperti coperti è l’intera comunità di quel campo Rom ad essere colpevole o quanto meno complice di questi atti mostruosi”.
Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, che all’epoca dei fatti incontrò i familiari della bimba nel corso di un sopralluogo nell’ospedale San Giovanni Bosco.
“A me raccontarono che la bambina era rimasta sola nel campo perché la mamma era andata a comprare qualcosa per la festa di compleanno del fratello di sei anni, il primo dei tre suoi figli, e che l’avevano ritrovata sul sedile dell’auto, il che smentiva l’ipotesi che fosse stata chiusa, per gioco o altro, nel bagagliaio della stessa auto” ha aggiunto Borrelli per il quale “queste sono solo alcune delle incongruenze. All’epoca ebbi il forte sospetto che c’era qualcosa che si voleva nascondere e sopratutto che c’era qualcuno che le aveva fatto del male vista la ferita sulla fronte che era stata evidenziata”. (Ansa)

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