Mimosa_8_marzo

NAPOLI – “Nella pandemia le donne hanno pagato il prezzo sociale ed economico più alto, soprattutto in famiglia e sul lavoro.

Le violenze nelle mura domestiche sono aumentate, il numero dei femminicidi è devastante.

La lotta per i diritti delle donne è nell’art. 3 della Costituzione”.

È il tweet del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

Nel giorno della festa della donna nasce a Procida la casa famiglia per donne con disturbi psichici, per iniziativa della ASL Napoli 2 e del comune isolano: apre oggi i battenti il gruppo appartamento “Un sorriso dal mare”, una nuova casa famiglia che consentirà a sei donne con disturbi psichici di bassa intensità, alcune delle quali ospitate in strutture della terraferma, di tornare a vivere a Procida.

Le risorse per l’iniziativa provengono dai Progetti Terapeutico Riabilitativi Individuali in cui ciascuno degli ospiti della casa è incluso.

“Il ritorno nelle comunità di origine dei pazienti affetti da disagio psichico è un momento importante e delicato – dice Antonio d’Amore, direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord – Siamo certi che la cultura dell’accoglienza dei procidani aiuterà le ospiti della casa ‘Un sorriso dal mare’ a costruirsi una nuova autonomia nella gestione quotidiana.” Per Agostino Riitano, direttore di Procida 2022, “ancora una volta, in linea con il percorso che ci ha condotti a essere nominati Capitale italiana della Cultura, Procida è l’isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale”.

Le ospiti di “Un sorriso dal mare” saranno accompagnate nel loro percorso da un’equipe di psichiatri, psicologi e assistenti sociali dell’ASL Napoli 2 Nord e del Comune di Procida.

“La casa famiglia – spiegano Pasquale Arcamone, direttore facente funzione dell’Unità operativa complessa salute mentale di Ischia e Procida, ed Erminia Della Corte, tecnica della riabilitazione psichiatrica – sarà autogestita: le ospiti, con l’ausilio delle operatrici, cureranno i propri spazi di vita personale e collettivi, prepareranno i pasti, faranno la spesa e svolgeranno attività laboratoriali che tengano conto di attitudini ed inclinazioni personali”.

In occasione della giornata internazionale della donna, la segretaria della Ugl Campania Maria Rosaria Pugliese ha dichiarato che non c’è un giorno specifico per ribadire l’importanza delle donne nella società italiana, soprattutto adesso che la pandemia ci ha rese ancor più vulnerabili sia dal punto di vista della violenza privata che nelle difficoltà lavorative. Il Covid 19 ha infatti impattato in maniera pesante sulle vite delle donne mamme lavoratrici che hanno dovuto gestire lo smart working, la scuola dei figli in remoto e spesso l’assistenza ai genitori anziani. Il percorso per raggiungere la piena parità resta lungo, ma la Ugl è protesa verso il suo fattivo contributo nei vari ambiti per il suo completamento.

Numerose le iniziative della Ugl anche nelle province; le Unioni territoriali di Napoli e Caserta hanno allestito mostre fotografiche che resteranno permanenti e che rappresentano uno spaccato di vita quotidiana delle donne, ad Avellinomaria Rosaria Pugliese parteciperà al convegno indetto unitamente dell segreterie provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Messaggi all’universo femminile sono giunti anche dalle province di Salerno e Benevento.

Stamattina un gruppo di attiviste del gruppo “non una di meno” ha manifestato nei pressi del Palazzetto Urban sede centrale del Centro anti violenza del Comune contro la presunta chiusura del Centro.
Lo rende noto l’assessora Francesca Menna
“Abbiamo spiegato loro, che non solo il telefono è invece attivo e che solo a causa della pandemia c’è stato un ritardo dell’acquisizione dei fondi regionali da cui è dipeso un rallentamento di tutte le procedure per l’assegnazione del servizio. In questo momento stiamo nominando la commissione che dovrà esaminare le domande e procedere all’assegnazione. Purtroppo anche al gruppo che ha manifestato manca un’informazione fondamentale, quella del ruolo degli Enti Locali nei finanziamenti per l’erogazione dei servizi. Il Comune è solo il punto terminale di una filiera ricevendo i fondi dalla Regione, per cui un qualsiasi ritardo nell’ erogazione del servizio collegato all’assenza di fondi, dipende dal rallentamento della filiera stessa. Sarebbe opportuno, quindi per sensibilizzare, come si dovrebbe, l’opinione pubblica e le Istituzioni stesse sull’importanza dell’erogazione di un servizio fondamentale come quello dei centri anti violenza, che si dirigesse la protesta nella giusta direzione per ottenere con maggiore certezza quanto giustamente viene richiesto.” conclude la Menna.

“Nella giornata di oggi, 8 marzo, abbiamo attribuito 3 stalli sosta nei pressi del Tribunale di Napoli riservati a donne in stato di gravidanza” dichiarano gli Assessori Menna e Gaudini rispettivamente alle Pari Opportunità ed ai Trasporti.

“Abbiamo ricevuto la sollecitazione dalle Avvocatesse Palermo, Krogh e Farone del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati che hanno sollecitato l’attenzione sulla grande difficoltà delle donne e delle avvocatesse che in gravidanza si recano al lavoro. Molto spesso la difficoltà a parcheggiare nei pressi della struttura comporta gravi disagi per le donne in gravidanza costrette a lunghi percorsi soprattutto quando il clima è inclemente, per questo motivo abbiamo pensato che riconoscere la necessità degli stalli rappresentasse non solo un gesto di attenzione ma anche un segnale del riconoscimento che la comunità intera deve alle donne per il loro apporto nel mondo del lavoro.” Concludono gli Assessori

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