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NAPOLI – Ventitrè persone sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Napoli nell’ambito di tre filoni investigativi che riguardano gli appalti indetti per fronteggiare la pandemia.

I filoni investigativi, per i quali sono stati emessi gli inviti a comparire, riguardano gli ospedali modulari a Napoli, Caserta e Salerno, un appalto da 18 milioni di euro, le forniture di mascherine per bambini, e, infine, una serie di episodi di appropriazioni indebite di tamponi e mascherine da parte per personale sanitario.

Tra le 12 persone indagate per gli ospedali modulari figura anche il manager dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, al quale gli inquirenti contestano i reati di turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture in relazione al suo interessamento per favorire la multinazionale francese Siram a cui far avere lavori in subappalto dalla società Med di Padova (i cui titolari risultano indagati).

Ad anticipare informazioni sul quel bando alla Med sarebbe stata, sempre secondo la Procura, una dirigente dell’ufficio di gabinetto della Giunta regionale e componente dell’unità di crisi.

La dirigente, Roberta Santaniello, insieme con il coordinatore della task force regionale contro il Covid-19, Italo Giulivo, sarebbe coinvolta anche nel filone di indagini che riguarda le mascherine per bambini e per il quale sono stati emessi cinque inviti a comparire. Cinque inviti a comparire anche per il terzo e meno rilevante filone di indagini.

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