NAPOLI – Il 13 ed il 20 gennaio, i militari della Capitaneria di porto e della locale Stazione dei Carabinieri hanno effettuato un’attività di polizia marittima e demaniale sull’arenile di San Giovanni a Teduccio, anche sui tratti che ricadono tra i SIN (Siti di Bonifica di interesse Nazionale) di “Napoli Orientale”.

Veniva constata la presenza di diversi cumuli di rifiuti costituiti da plastica, gomme, relitti di piccole unità in legno e vetroresina.

Erano inoltre presenti più di 70 natanti da diporto che occupavano abusivamente estesi tratti di arenile, il tutto un una zona in cui risulta vietata, da una ’ordinanza dell’Autorità di Sistema Portuale di Napoli, qualsivoglia attività per ragioni riconducibili alla tutela ambientale.

I proprietari delle imbarcazioni venivano identificati, sanzionati e diffidati alla rimozione, disposta ed eseguita in tempi brevi.

A seguito degli accertamenti eseguiti venivano identificati anche i responsabili dello scarico dei rifiuti, tutti denunciati all’Autorità Giudiziaria per violazione delle norme che ne disciplinano gestione e smaltimento.

L’operazione, svolta in collaborazione con i Militari dell’Arma, costituisce un ulteriore tassello della più ampia attività investigativa e di controllo demaniale orientata anche alla tutela ambientale, in funzione preventiva e, come in questo caso, repressiva.

Un puntuale presidio del territorio che oltre a scoraggiare e sanzionare comportamenti illegittimi vuole anche garantire un pronto ripristino dello stato dei luoghi, quando compromesso, evitando eventuali e più gravi conseguenze per l’ambiente la cui salubrità è strettamente connessa alla salute dei cittadini.

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