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NAPOLI – Un ragazzo ucraino di 15 anni è stato vittima di un pestaggio da parte di tre giovani supportati da altri sei o sette coetanei, tra cui un paio di ragazze, che incitavano a picchiare. L’intervento della Polizia municipale ha messo in fuga gli aggressori che vengono ricercati. E’ accaduto in via Foria, a Napoli.

Gli agenti hanno notato la banda che si avventava sul ragazzino picchiandolo ferocemente dopo essere stato immobilizzato e si sono precipitati mentre la baby gang si dava alla fuga nei vicoli. Il ragazzo era a terra sul marciapiede, dolorante ed in preda ad una crisi di lacrime e panico. Secondo la Polizia municipale, gli aggressori appartengono a bande di minorenni napoletani già note per altri episodi di danneggiamento e provenienti dai quartieri adiacenti al luogo dell’aggressione. La madre della vittima, unico familiare in Italia, è stata rintracciata solo dopo alcune ore. “Tutte le forze dell’ordine e i servizi sociali che operano a Napoli coordinati tra loro devono attivare un corpo speciale per contrastare le baby gang che infestano la nostra città prima che ci scappi il morto. Il fenomeno infatti è oramai fuori controllo e sta prendendo delle strade sempre più pericolose e ultra delinquenziali. Si tratta – accusano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e i consiglieri comunali del Sole che Ride a Napoli Stefano Buono e Marco Gaudini – quasi sempre di ragazzini figli di pregiudicati che svolgono azioni criminali anche violente, pestaggi per futili motivi, atti di vandalismo gratuiti. Gli ultimi episodi di un ragazzo ucraino di 15 anni che è stato vittima di un pestaggio a Via Foria da parte di tre giovani supportati da altri sei o sette coetanei, tra cui un paio di ragazze, che incitavano a picchiare e delle scorribande in Galleria Umberto I in piena notte con scooter per devastare il monumento sono solo l’ulteriore dimostrazione di un mondo micro criminale che non ha nulla da invidiare per pericolosità e deviazioni a quello dei grandi. Questi ragazzini sono “educati” dai loro genitori ad essere dei criminali violenti, a fare del male e anche ad uccidere se necessario per stupidi motivi. Vanno fermati da personale specializzato che crei una sinergia strutturale tra servizi sociali e forze dell’ordine. Questi piccoli delinquenti che si sentono “intoccabili” e “impunibili” vanno sottratti rapidamente ai genitori a cui troppo spesso vengono invece riaffidati per evitare che nel giro di poco tempo diventino criminali incalliti e irrecuperabili”.“Dopo l’ultimo caso di cronaca nera verificatosi oggi a Napoli, l’aggressione di una baby gang a un 15enne in via Foria, tutte le istituzioni, non solo quelle operanti nel mondo della giustizia minorile, devono unire le proprie forze per scongiurare la soppressione e l’accorpamento dei tribunali per i minorenni, cosi’ come prevede il ddl 2284, gia’ approvato alla Camera lo scorso marzo e ora in discussione al Senato”.Ad affermarlo, in una nota, e’ l’avv. Mario Covelli, presidente dell’associazione nazionale Camera Penale Minorile, nel preannunciare il congresso nazionale della stessa, in programma il prossimo 15 settembre in Napoli, alla Mostra d’Oltremare, nel corso dell’incontro su “devianza minorile: strategie di prevenzione e modalita’ di recupero, a cui interverranno i delegati di tutta Italia, il sindaco di Napoli, esponenti del mondo forense, della magistratura e della societa’ civile impegnata in attivita’ di recupero dei minorenni come l’associazione Milleculure.“I tribunali rappresentano un importante baluardo di legalita’, soprattutto nelle realta’ difficili del Mezzogiorno. Noi della Camera Penale Minorile stiamo producendo ogni sforzo affinche’ il provvedimento in questione venga opportunamente emendato al Senato”, ha aggiunto il presidente Covelli. (ANSA)

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