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NAPOLI– Forte intesa tra Confcommercio e Regione su numerose questioni aperte sia sul fronte normativo che organizzativo per un settore che oggi rappresenta circa un terzo del Pil della Campania con oltre mezzo milione di imprese.

“Si sono concluse le audizioni della normativa regionale sul commercio. Entro la fine dell’anno si auspica di licenziare un testo unico del commercio per portarla rapidamente all’approvazione del consiglio regionale”. Lo ha dichiarato il presidente della terza commissione regionale Nicola Marrazzo intervenuto all’incontro con le imprese presso la sede di Confcommercio e accogliendo molte delle proposte giunte. “Stiamo concludendo il processo che ci sta portando a semplificare il groviglio di norme e competenze e la collaborazione con Confcommercio sta funzionando bene. In particolare concordiamo sulla necessità di tutelare il commercio al dettaglio. Dobbiamo lavorare sull’ereditarietà in modo da far proseguire le attività e garantire lavoro e impresa. Dall’altro lato bisogna evitare che la grande distribuzione faccia utili e socializzi le perdite. Troppo spesso si pone come finanza e dunque non ha interesse per ciò che accade sul territorio lasciando spesso macerie intorno”.  Un tema molto sensibile per Confcommercio che ritiene necessario limitare al massimo le concessioni sulla grande distribuzione, pur comprendendo le difficoltà derivanti anche dall’e-commerce sempre più rilevante. “È necessario lavorare in questa direzione per le cinquecentomila imprese interessate, in pratica un terzo del Pil della Campania. A ciò va aggiunto un sostegno e uno sviluppo che per esempio con i distretti può mettere insieme pubblico e privato su temi che interessano fortemente entrambi gli ambiti: per esempio per la sicurezza con le telecamere di videosorveglianza collegata alla polizia che ridurrebbe fortemente la delinquenza, contemperando l’interesse pubblico con l’interesse privato dei commercianti per le loro attività. La gestione di questa attività diventa utile col distretto. Ancora per Ischia per esempio le attività e le iniziative di supporto, di promozione dell’isola magari anticipando il Natale sarebbero potute essere più immediate, con competenze previste da norme, progetti e finanziamenti chiari e definiti”, chiarisce Pasquale Russo, direttore generale di Confcommercio.
Infine, sulla questione delle illuminazioni di Natale bisogna comprendere che stiamo parlando di un attrattore importante per le grandi città. La gestione da parte di un soggetto pubblico e privato potrebbe essere lo strumento più agile e più efficiente evitando quel che per esempio accade in questo periodo tra Comune, Camera di commercio e Regione. Oggi rischiamo di avere una Napoli a luci spente e lanciamo un appello affinché si investa rapidamente per poter costruire un progetto adeguato a una città come Napoli che ha un turismo in crescita e che certamente non può rimanere al buio in un periodo importante come le festività natalizie.
Questioni, queste, che hanno trovato concordi i numerosi imprenditori e rappresentanti di settore e dei commercianti di Napoli e di tutta la provincia tra i quali erano presenti tra i tanti Ulderico Carraturo vicepresidente Fipe federazione pubblici esercizi, Roberto de Laurentiis consorzio Borgo Orefici e Federazioni orafi campani, i rappresentanti di Ascom , Castellammare e Torre del Greco, Carla della Corte, i rappresentanti dei centri commerciali naturali di Toledo Centro Giuseppe Giancristofaro, Toledo Spirito Santo Rosario Ferrara, Museo Carmine Fonderico, Borsa Antonella Suarez, Ischia Giovan Giuseppe Lanfreschi.

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