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NAPOLI – “Noi consumatori” contro la pizza surgelata. Il presidente dell’associazione, l’avvocato Angelo Pisani, all’attacco: “Basta con lo sfruttamento delle sane tradizioni campane: solo spot pubblicitari e vantaggi per i soliti ricchi”.

Il progetto di un polo della pizza surgelata nel beneventano è, per l’avvocato, “l’ultima trovata di Governo e Regione che anziché aiutare gli italiani finanziano le multinazionali che ‘sfruttano’ il territorio commercializzando e promuovendo la pizza congelata invece dei noti prodotti e tradizioni locali”.

“Il business della pizza congelata è stato finanziato grazie ai contratti di sviluppo firmati dalla Nestlè Italia con ministero dello Sviluppo economico e Regione – sostiene Pisani – Un investimento da 50 milioni che nel 2020 realizzerà tre linee di produzione per 350 pizze al minuto e 150 nuove assunzioni. Non si può che contestare una multinazionale come Nestlè che intende produrre pizze congelate con dicitura ‘pizza Napoletana Classica’ prodotta con ingredienti locali e distribuirla, arrogandosi diritti e storia non suoi”.

Alla pizzeria di Luciano Sorbillo in vico Acitillo al Vomero si è tenuta una conferenza stampa, alla presenza dell’attivista Angelo Ferrillo, pizzaioli locali e consumatori per rappresentare le iniziativa e linee guida da adottare a tutela della pizza, dei produttori locali e degli stessi pizzaiuoli artigianali.

 

Pizza surgelata. Verdi e Sorbillo. Non danneggia la pizza napoletana e siamo contenti che sia prodotta in Campania

 

“E’ assurdo pensare che la pizza congelata possa in qualche modo danneggiare i pizzaioli napoletani e campani in genere perché è chiaro che stiamo parlando di due prodotti del tutto diversi tra loro”.

 

Lo hanno detto i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il portavoce regionale del Sole che ride, Vincenzo Peretti, aggiungendo che “la pizza congelata sarebbe prodotta comunque e, quindi, è meglio che lo si faccia in Campania creando posti di lavoro diretti e indiretti visto che, per produrla, si useranno comunque prodotti della zona, aumentando i fatturati delle imprese locali”.

 

A difesa della pizza congelata si schiera a sorpresa anche Gino Sorbillo, esponente di una famiglia storica di pizzaioli napoletani, che, dopo essersi consolidato a Napoli, sta portando la pizza in giro per il Mondo, a cominciare dagli Stati Uniti.

 

“Non si può assolutamente paragonare la pizza che si può comprare o mangiare nelle pizzerie con quella congelata” ha detto Sorbillo per il quale “i pizzaioli non devono temere assolutamente la concorrenza della pizza congelata, anzi, per assurdo, potrebbe addirittura avvantaggiarci perché magari chi si avvicina alla pizza, con quella congelata, poi sarà tentato anche di mangiare quella vera e potremo raggiungere città e mercati ancora non raggiunti dalla vera pizza napoletana”.

 

“Al di là delle polemiche inutili e pretestuose, sarebbe opportuno unire gli sforzi per tutelare davvero la tipicità della pizza napoletana” hanno aggiunto Borrelli e Peretti ricordando che “è stato ottenuto il riconoscimento della Specialità tradizionale garantita con tanto di disciplinare di produzione che inseriva tradizione, forno a legna e prodotti tipici, ma, purtroppo questa certificazione per cui ci siamo tanto battuti oggi è ancora ferma sulla carta e speriamo per il bene della pizza napoletana di non perderla”.

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