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SANT’ANTIMO – In data odierna, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri appartenenti al Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Giugliano in Campania (Na) hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo del Pubblico Ministero nei confronti di tre persone, rispettivamente di anni 28, 26 e 19, residenti in Sant’Antimo (Na) e Grumo Nevano Na), ritenute gravemente indiziate dei delitti di tentato omicidio e detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.

Il provvedimento restrittivo è stato adottato nell’ambito di un’attività d’indagine delegata ai Carabinieri in seguito all’efferato fatto di sangue avvenuto, in Sant’Antimo, lo scorso 20 settembre nel corso del quale venne gravemente ferito un giovane che, per le lesioni riportate, subì anche l’amputazione di entrambi gli arti inferiori.

In particolare il giorno 20.9.2020, alle 23:30 circa, la vittima, Gaetano Barbuto Ferraiuolo, veniva aggredita in Viale Europa. Nel corso della colluttazione l’uomo veniva colpito al capo, più volte, con il calcio di una pistola calibro 9 dalla quale poi venivano esplosi colpi di arma da fuoco che attingevano la vittima alle gambe e alla zona inguinale.

L’uomo, ferito gravemente, veniva lasciato in fin di vita riverso sulla strada.

Le immediate attività investigative, rinforzate anche da una minuziosa analisi delle fonti di prova raccolte, hanno portato al provvedimento restrittivo nei confronti dei tre giovani.

Siamo felicissimi, abbiamo lottato al fianco della famiglia per far sì che fossero scovati questi criminali, e oggi abbiamo avuto la dimostrazione che la lotta corale paga sempre. Non bisogna arrendersi all’omertà e alla paura, la verità viene fuori prima o poi e chi ha sbagliato paga. Ora per questi tre soggetti, che hanno cercato di sfuggire alle proprie responsabilità, chiediamo pene durissime. Gaetano e la sua famiglia hanno visto stravolta la propria vita in un attimo, immaginate cosa significa a 21 anni dover accettare, da un momento all’altro, di dover vivere senza gambe. Devono pagare lo stesso prezzo anche i carnefici. Un enorme ringraziamento va alle forze dell’ordine, alla magistratura e a tutti i cittadini che con noi hanno combattuto con la famiglia per la verità e la giustizia”. Lo hanno detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde e Gianni Simioli, conduttore radiofonico che interpellati dalla famiglia hanno partecipato attivamente con una campagna pubblica a trovare i responsabili dell’aggressione.

VIDEO: https://www.facebook.com/watch/?v=783610242428863

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