NAPOLI – Sono 8 al momento, in totale, le persone arrestate per gli incidenti verificatisi a Napoli prima e dopo la partita di Champions.

Sale a 5 il numero dei napoletani arrestati, secondo quanto ha riferito il questore Alessandro Giuliano nel corso di una conferenza stampa, mentre sono tre per ora i tedeschi nei confronti dei quali sono stati adottati provvedimenti restrittivi.

Durante la riunione convocata in prefettura, il Sindaco di Napoli ammette che la città è stata letteralmente “sfasciata”. “Ieri la città di Napoli è stata ostaggio di teppisti per alcune ore, tedeschi e napoletani – aggiunge Manfredi -. Il vero tema adesso è che è stata fatta una giusta battaglia da parte del club e della prefettura per non vendere i biglietti ma il problema è che non basta, C’è un gruppo persone che, indipendentemente dall’andare allo stadio, si muove per l’Europa per fare violenza. A livello internazionale e la gestione di questi eventi non funziona. Il problema va affrontato frontalmente, altrimenti si riproporrà alle prossime partite. I violenti vanno tolti da mezzo, di qualsiasi nazione e squadra siano, non vanno protetti”.

LA DIFESA DEL PREFETTO
“Ringrazio le forze dell’ordine a Napoli che ieri hanno lavorato tutto il giorno e alla fine sono riusciti fino a tarda notte a evitare il momento di contatto tra le due tifoserie di Francoforte e Napoli”. Lo ha detto il prefetto di Napoli Claudio Palomba nella conferenza stampa sugli incidenti nel giorno di Napoli-Eintracht Francoforte di ieri. “Il corteo di ieri dei tedeschi – ha spiegato il Prefetto – non è stato fermato dalla polizia. Alla fine ieri non è accaduto niente, era un corteo di persone non armate, se avessimo fermato il corteo e fossero andati in giro gruppi di 30-50 persone sarebbe stato più difficile controllarli”.

L’ACCUSA DI DE LAURENTIIS
“La politica italiana della violenza nel calcio si è sempre lavata le mani. C’è stata l’unica premier a fare qualcosa, è stata inglese, una donna, e mi aspetto che la Meloni faccia lo stesso. Lo dico da tanto tempo: prendete la legge inglese e applicatela in Italia”. Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. De Laurentiis ha sottolineato che serve un cambiamento di norme perché “se qui non viene regolamentata la frequentazione dello stadio – ha detto – non esiste la possibilità neanche di migliorarli. Lo stadio dev’essere un luogo sacro dove questa rappresentazione scenica importantissima viene trasmessa al mondo, come avvenuto ieri per noi con un match visto da un miliardo di persone”.

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