NAPOLI –  Festeggia un anno tra qualche giorno l’operazione, condotta dal comune di Napoli giunta Manfredi pochi mesi dopo il suo insediamento, che portò allo sgomberato dei clochard e dei senza fissa dimora dalla Galleria Umberto I.

Un segnale forte allora della giunta e dell’assessorato al Welfare, rimasto però un’azione isolata.

Dopo quel blitz, la città non ha più assistito ad altre operazioni di bonifica, anzi, in alcune zone la situazione è addirittura peggiorata.

Il caso più eclatante è la Galleria Principe di Napoli, dove addirittura i senza fissa dimora hanno creato una tendopoli a due passi dal MANN il museo nazionale di Napoli.

Ma sono quasi tutti i monumenti cittadini ad essere ostaggio dei clochard resi in molti casi delle cloache a cielo aperto praticamente inaccessibili ai turisti.

Una situazione di allarme e degrado che colpisce la città da Piazza Garibaldi dove fin dal mattino materassi e coperte ricoprono marciapiedi e sottopassi, fino ad arrivare a piazza Mancini dove i senza fissa dimora extracomunitari vivono sui giardini per arrivare all’ex mercato ittico dove pochi giorni fa una rissa tra ubriachi provocò la morte di un ragazzo.

Anche la Galleria Umberto I è tornata d essere luogo prediletto dai barboni c’è chi addirittura ha realizzato una “villetta” fatta di cartoni.

Stesse scene davanti al Liceo Umberto I oggi chiuso per le festività natalizie ma tra qualche giorno gli studenti si troveranno a dover condividere la piazza con cani randagi e mendicanti.

La città attende risposte immediate dall’assessore Trapanese e dal sindaco Manfredi non si può esaltarsi per l’ottimo risultato turistico di Natale e Capodanno  bluffando sui problemi reali della città, prima o poi la partita di poker si rischia di perderla sul serio.

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