VOMERO – “Adesso, per qualche giorno, la vicenda della donna morta, dopo essere stata investita sulle strisce pedonali in via Caldieri nel quartiere partenopeo del Vomero sarà alla ribalta delle cronache, poi purtroppo, come sovente accade, rischia di cadere nel dimenticatoi e la signora sarà solo il numero successivo nella contabilità delle vittime innocenti della nostra bella quanto mal amministrata città. Ricordo, al riguardo, che, alcune settimane fa, il 20 agosto scorso, in un articolo della cronaca del quotidiano “Il Mattino”, dal titolo “Strage di pedoni, ecco i dossi”, partendo dal presupposto che c’erano state ben 12 vittime in un solo anno, un morto al mese, si annunciava il varo di un progetto del costo di 93mila euro per la realizzazione di dissuasori, con strisce pedonali rialzate,  in nove strade partenopee.

Dell’attuazione di quel progetto non si ha notizia mentre l’unica cosa certa è che il numero di morti, dopo la triste vicenda di ieri, s’incrementa di un’altra unità e anche questo mese di settembre ha la sua vittima. Il resto, come la dichiarazione del sindaco Manfredi contenuta nell’articolo succitato: “In sinergia con la Prefettura, l’amministrazione si è adoperata per attivare nel più breve tempo possibile le soluzioni che consentiranno di ridurre il rischio d’incidenti nelle strade più pericolose. Un dovere istituzionale e morale nei confronti di chi è stato vittima e dei suoi familiari ed in generale a tutela della cittadinanza” è rimasta, al momento, solo aria fritta “.

A intervenire sulla vicenda è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che ha più volte segnalato lo strato disastroso nel quale versano le strade della municipalità collinare, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella, dove risiedono circa 120mila napoletani, con particolare riferimento alle carenza della segnaletica orizzontale e verticale, con conseguenti rischi peri pedoni, realizzando nel tempo un ricco dossier fotografico che resta  disposizione di quanti interessati e del quale si allegano alcuni scatti solo esemplificativi di una situazione molto più estesa e preoccupante.

“Allargando il discorso – sottolinea Capodanno -, in base a recenti statistiche, ogni anno più di 270.000 pedoni al mondo subiscono un incidente mortale, quasi il 22% dei decessi totali su strada. Da qui i numerosi appelli, lanciati anche attraverso i mass media, a prestare la massima attenzione alle famigerate strisce zebrate nonché alle soluzioni già in essere in altre realtà urbane per porre un argine a questa vera e propria mattanza “.

“Peraltro – puntualizza Capodanno – attualmente esistono tanti diversi accorgimenti per far sì che la durata delle strisce zebrate aumenti, riducendo così i costi per la loro manutenzione, con notevoli risparmi per le casse comunali. Si va dall’utilizzo di materiale plastico fluorescente, alle strisce pedonali rialzate realizzate con materiale termoplastico rifrangente e colorato, passando attraverso l’impiego di materiali riciclati, con polimeri rigenerati. Il tutto sempre con la finalità prioritaria di garantire una maggiore sicurezza per i pedoni al fine di ridurre gli incidenti che avvengono nel corso degli attraversamenti “.

“Ma – propone Capodanno – di fronte alla totale inerzia operativa delle amministrazioni competenti, come nel caso del Comune di Napoli, a mio avviso c’è solo una soluzione per salvaguardare la salute dei cittadini. La magistratura inquirente dovrebbe intervenire e, dopo gli opportuni accertamenti tecnici del caso, procedere al sequestro delle strade dove si verifichino gli incidenti mortali, a causa dei mancati interventi a tutela e, anche in forma preventiva, di quelle arterie, dove le segnalazioni dei residenti, fanno intravedere la possibilità di un pericolo imminente per la vita dei passanti “.

“Mi auguro che la procura partenopea – conclude Capodanno -, a seguito del grave mortale incidente in via Caldieri, voglia procedere al sequestro e alla chiusura del tratto di strada interessata, individuando anche le eventuali responsabilità di quanto accaduto, pure tenendo in considerazioni le numerose e datate segnalazioni dei residenti, presenti anche sui social network, senza che gli uffici competenti siano concretamente intervenuti con provvedimenti atti a evitare che l’ennesima disgrazia annunciata si verificasse “.

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Maurizio
17/09/2023 14:43

Da Lunedì proporrò una raccolta firme, nella zona per sollecitare, le Istituzioni. Sono molto interessato, ho 67 anni ed il prossimo potrei essere io… ma, anche un familiare dei nostri amministratori.