Posti letto al collasso, in Campania si attendono gli aiuti del Governo (VIDEO)

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    NAPOLI – Posti letto quasi tutti occupati, ospedali che rischiano di collassare e medici che scarseggiano.

    Una situazione molto seria quella che vede sotto la lente d’ingrandimento i nosocomi campani e napoletani. In corso in queste ore contatti a livello nazionale per l’ipotesi di allestire ambulatori.

    Si tratta di tende per il pretriage, un’esperienza già fatta in altre regioni.

    Il nodo da sciogliere non sono soltanto i posti letto quanto il personale specialistico che manca.

    In Campania sono pronte un centinaio di unità di Terapia subintensiva e Rianimazione già allestite (dieci ad Agropoli, 55 nei moduli dell’Ospedale del mare altre nei Covid prefabbricati di Caserta e Salerno) che non possono funzionate in assenza di specialisti.

    De Luca ha chiesto al premier Conte 600 medici e 800 infermieri. Una strada sbarrata fino a quando i neo laureati non saranno iscritti all’Ordine dei medici di Napoli.

    “Ho inviato una lettera a Silvestro Scotti dell’ordine dei medici di Napoli per avere l’elenco degli anestesisti in pensione. Li chiamerò uno a uno, siamo in guerra e nessuno si può sottrarre. Li chiamerò io personalmente e gli chiederò se possono tornare in servizio, servono tutti”. Lo ha detto Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Asl Napoli 1 all’esterno dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, nosocomio dedicato solo al Covid19. L’emergenza più forte in questo momento riguarda infatti la carenza di anestesisti, necessari per gestire le terapie intensive, su tutto il territorio.

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