Rapinano rider a Casoria, fanno scena muta davanti al gip (VIDEO)

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    CASORIA – Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, davanti al gip di Napoli Nord, Erminio Paone, i due maggiorenni coinvolti nella rapina a mano armata di uno scooter, avvenuta a Casoria, in provincia di Napoli, che ha preceduto di appena qualche ora quella al rider aggredito e derubato, a Napoli, a Calata Capodichino, la notte tra l’1 e il 2 gennaio scorsi.

    I due giovani, che hanno 20 e 21 anni, difesi dagli avvocati Giovanni Cacciapuoti e Diego Abate, sono gravemente indiziati di rapina aggravata insieme con tre minorenni, anche loro destinatari di una misura cautelare che è stata notificata ieri dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli.

    L’interrogatorio si è svolto in video conferenza dal carcere napoletano di Poggioreale, dove M.S. e V.Z. sono detenuti.

    Sulla questione è intervenuto anche Gianni Lanciato in diretta telefonica a La Radiazza che dopo l’aggressione è riuscito ad ottenere un nuovo posto da macellaio in una catena di supermercati: “Mi trovo bene con il nuovo lavoro, anche se ora sono fermo a casa perché ho contratto il covid ma sto bene. Per quei ragazzi provo tanta pena, stanno bruciando la loro vita. Ho letto sui giornali che gli avvocati dei ragazzi mi avrebbero offerto due mila euro per chiudere la faccenda e ritirare la denuncia, sinceramente non mi è arrivata mai nessuna offerta. Anche se ora faccio il macellaio, come desideravo e come ho sempre fatto in passato, sono sempre vicino e solidale al mondo dei rider e spero che le loro condizioni lavorative e di sicurezza possano migliorare.”

    “Gianni ha dimostrato con i fatti di essere ben lontano da tutte le polemiche mediatiche createsi attorno alla sua vicenda. Non aveva scelto lui di essere rapinato e di diventare un caso nazionale. Ci auguriamo che possa presto rimettersi.

    Per i giovani rapinatori ci attendiamo pene molto severe, è ora di cambiare registro altrimenti la situazione non migliorerà mai. Non erano bulli come qualche avvocato ha voluto far credere con dichiarazioni a nostro avviso avventate ma veri e propri criminali.”- hanno commentato il Consigliere Regionale d Europa Verde Francesco Emilio Borrelli ed il conduttore radiofonico Gianni Simioli che si erano subito mobilitati a sostegno della vittima.(ANSA).

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