NAPOLI – Il diritto alla salute è sempre meno uguale per i cittadini in tutta Italia. La sua effettiva esigibilità dipende da dove si nasce o da dove le condizioni economiche e sociali portano un cittadino a vivere.
In tale contesto, in Regione Campania esiste un servizio pubblico, quello relativo alla riabilitazione, oramai da anni esclusivamente garantito dal privato (circa il 97% delle prestazioni). Una scelta, dal nostro punto di vista, politicamente discutibile e socialmente sbagliata.
Un settore nel quale da tempo ma, soprattutto, negli ultimi giorni in maniera drammatica, è presente l’odioso fenomeno del dumping contrattuale. Un fenomeno per il quale, nel garantire un servizio pubblico, professionisti ed operatori che effettuano le stesse prestazioni, possono percepire retribuzioni con differenze anche del 40% ed una perdita di diritti consistente.
Molti imprenditori di quelli che hanno convenzioni con il pubblico, utilizzano contratti sempre peggiori per le lavoratrici ed i lavoratori del settore, al fine di aumentare il profitto abbattendo i costi del personale. Ancora meno giustificabile in un settore caratterizzato dagli utili da anni in crescita.
“Il mancato intervento della Regione Campania – dice Marco D’Acunto, segretario regionale Fp Cgil Sanità Privata – sulle oramai vecchissime norme per la concessione degli accreditamenti, da rivisitare coinvolgendo anche chi rappresenta i lavoratori ed un vuoto normativo nazionale, lasciano via libera a questo fenomeno di dumping contrattuale.
In queste settimane in Campania oltre 1500 lavoratrici e lavoratori stanno sostenendo una vertenza proposta dalla FP CGIL volta ad evitare un generalizzato cambio in pejus dei contratti collettivi nazionali di lavoro nel settore”.
La Fp Cgil chiede alla Giunta Regionale di affrontare immediatamente la questione dando seguito concreto all’ordine del giorno approvato a dicembre 2021, a partire da un cambiamento di rotta immediato sulle scelte relative alla definizione delle tariffe. La Fp Cgil chiede ai parlamentari di far mettere nell’agenda delle Camere una modifica di quanto approvato con il ddl concorrenza.
La Fp Cgil è disponibile a qualunque incontro per approfondire la questione e ricercare soluzioni concrete. Non resterà inerte di fronte al rischio che, nel territorio campano, migliaia di professionisti sanitari, “eroi” durante la pandemia, vengano lasciati alla mercè di un sistema che, per garantire dignità professionale ed umana, ha bisogno di grandi cambiamenti che possono avvenire con piccole azioni.
Anche per questo, nelle aziende che hanno già formalizzato il cambio di contratto, i lavoratori sciopereranno il prossimo 18 Ottobre e terranno un presidio sotto la Regione Campania.

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