Lattineanni80

NAPOLI – “La maggior parte delle persone che, questa mattina, alla Rotonda Diaz, hanno ripulito la scogliera nell’ambito del World Clean Up Day non era costituita da napoletani, ma da residenti in altre città o, addirittura, in altre nazioni che amano la nostra città e hanno voluto fare qualcosa di concreto per preservarne la bellezza”.

Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha sostenuto l’iniziativa promossa dalle associazioni Retake Napoli, Let’s do Italy, UèCap Risveglio cittadino, Best Napoli, Clean Napoli e Associazione Asklepios nell’ambito delle migliaia di manifestazioni simili promosse in centinaia di Paesi nel Mondo, sottolineando che “tra le nazioni rappresentate c’erano Turchia, Ucraina, Austria, Svezia e Bulgaria”.

“Il fatto che la maggioranza dei partecipanti non fosse napoletana è un motivo di vanto perché conferma quanto sia amata la nostra città, ma anche un segnale preoccupante di quanto alcuni napoletani non amino abbastanza la loro città, come hanno confermato anche i volontari questa mattina, lamentando un aumento di inciviltà che si traduce anche in un maggior abbandono di rifiuti in giro per la città e nel mare” ha aggiunto Borrelli sottolineando che “dalla pulizia della scogliera a ridosso della Rotonda Diaz sono venuti fuori rifiuti che erano lì da almeno un ventennio visto che sono state recuperate lattine di bibite con l’apertura a strappo abbandonata ormai da decenni”.

“Tra gli scogli sono stati trovati molti pannolini, cicche di sigarette, bottiglie di vetro e decine di borse, probabilmente frutto di scippi e rapine fatti sul lungomare, e tanti altri rifiuti tra cui un ventilatore ancora integro” ha concluso Borrelli complimentandosi “con il presidente nazionale di Clean Up Italia, Vincenzo Capasso, che ha annunciato tre iniziative di pulizia straordinaria ogni mese nella sola città di Napoli”. I volontari sono entrati dentro le scogliere per raccogliere i rifiuti.

“Sono circa duecento le azioni realizzate in tutta Italia. Più di 200.000 i partecipanti. Stamattina abbiamo indossato i guanti e siamo andare a pulire. Lo abbiamo fatto perché vogliamo che il 2018 sia caratterizzato da un cambio di tendenza, rendendo i nostri luoghi più puliti e sani. In provincia di Napoli sono tante le azioni che abbiamo messo in campo anche grazie al supporto delle tante associazioni della rete. Dalle strade alle spiagge al Vesuvio. Ci preme sottolineare l’azione di Rovigliano, con sessanta partecipanti, perché è una spiaggia bellissima che si trova alla foce del Sarno, il fiume più inquinato d’Europa. Anche Mumbai si trovava nella stessa situazione. Un gruppo di 1500 volontari si è alternato in 85 settimane riuscendo a ripulire i 2,5 chilometri di spiaggia ricoperti da 4 mila tonnellate di rifiuti. Importanti anche le azioni sul Vesuvio, sia quella di stamattina ad Ercolano a Contrada Osservatorio, che quella di domenica a Torre del Greco in via Montagnelle in quanto in Italia Let’s Do It! è nata proprio in quel territorio durante l’emergenza rifiuti del 2011” ha aggiunto Vincenzo Capasso.

World Clean Up Day a #Napoli. Pulizia straordinaria alla #RotondaDiaz. Trovate anche lattine degli anni ’90. La maggior parte dei volontari erano stranieri o comunque non napoletani. Un ulteriore segnale dell’imbarbarimento di molti verso la propria città

Pubblicato da Francesco Emilio Borrelli su Sabato 15 settembre 2018

World Clean Up Day a #Napoli. Pulizia straordinaria alla #RotondaDiaz. Trovate anche lattine degli anni ’90. La maggior parte dei volontari erano stranieri o comunque non napoletani. Un ulteriore segnale dell’imbarbarimento di molti verso la propria città

Pubblicato da Francesco Emilio Borrelli su Sabato 15 settembre 2018

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