NAPOLI – Bilancio più che positivo nel lungo weekend di Ferragosto al Museo e Real Bosco di Capodimonte con oltre 2mila e 300 visitatori nel museo più che soddisfatti per le cinque mostre in corso: Raffaello a Capodimonte: l’officina dell’artista, Napoli Napoli. Di lava, porcellana e musica, Santiago Calatrava. Nella luce di Napoli, Diego Cibelli. L’Arte del Danzare assieme e Paolo La Motta. Capodimonte incontra la Sanità e le collezioni, tra le maggiori d’Europa. Molto apprezzate le attività dell’associazione MusiCapodimonte: la lezione-concerto al pianoforte del M° Rosario Ruggiero nella sala degli Arazzi e le performance della compagnia Arcoscenico con la Dama di Corte nelle sale ad illustrare la storia della Reggia e di chi l’ha abitata. Visitatori più che raddoppiati nella settimana di Ferragosto dopo l’introduzione del green pass lo scorso 6 agosto, rispetto alla prima settimana di agosto, segno che il pubblico apprezza l’ulteriore misura governativa per rendere la visita ai luoghi d’arte in totale sicurezza.

Moltissimi anche i turisti e i residenti che, dopo la visita al museo, hanno scelto il Real Bosco per trovare riparo dalla calura estiva tra i viali del Giardino Tardo-Barocco o all’ombra degli alberi secolari del Giardino cino-inglese, tra il canforo secolare o le magnolie.

Inoltre, il direttore Sylvain Bellenger ha deciso, d’accordo con Santiago Calatrava, di prorogare fino al 24 ottobre 2021 la mostra Santiago Calatrava. Nella luce di Napoli con disegni, maquette architettoniche e sculture, anche per consentire a chi ancora non l’ha vista di poter ammirare la Chiesa di San Gennaro da lui ridecorata con un intervento globale, omaggio alla ‘luce di Napoli’ e all’artigianato artistico locale. Il grande artista e architetto si è servito dell’eccellenza delle maestranze locali: il maestro Perotti da Vietri sul Mare per le vetrate artistiche, Annamaria Alois per i preziosi paramenti d’altare in seta e i maestri artigiani dell’Istituto ad indirizzo raro Caselli – Real Fabbrica di Capodimonte, situato nel Real Bosco proprio davanti alla Chiesa, con cui ha realizzato i vasi e i candelabri in porcellana per gli altari, l’uovo sospeso al soffitto sull’altare maggiore, il fonte battesimale e le installazione per le nicchie e il soffitto. Restaurato anche l’antico organo e le campane, tornate a risuonare dopo decenni di silenzio. Resterà aperto fino al 24 ottobre anche l’antico Cellaio, accanto alla Chiesa, in cui sono esposte tutte le opere in ceramica di Calatrava.

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